Dall’inizio dell’anno sono state ben 16 delle 24 Ipo totali a scegliere di quotarsi al Nyse.
Segno che i tempi stanno cambiando. Fino alla fine degli anni 90, infatti, il mercato delle Ipo aveva come punto di approdo soprattutto il Nasdaq.
Il Nyse era penalizzato, essendo considerato un mercato poco promettente per la quotazione di societa’ tecnologiche e biotech.
Ma l’introduzione di regole piu’ flessibili da parte del Nyse ha favorito questo repentino cambiamento di rotta da parte di molte societa’.
Tra i requisiti per quotarsi al Nyse, spicca la regola che impone una capitalizazzione globale di mercato di $1 miliardo e un fatturato di $100 milioni su base annuale.
La regola denominata “capitalizazzione di mercato/fatturato” permette cosi’ alle societa’ di aggirare i precedenti requisiti richiesti, piu’ esigenti sull’ammontare dei profitti e del flusso di cassa.
Il Nyse vanta una maggiore flessibilita’ normativa, che permette tra l’altro alle divisioni di societa’ gia’ quotate di approdare al mercato anche in mancanza del rispetto del requisito relativo alla capitalizzazione e al fatturato.
