Instinet sbarca in Borsa. La piu’ grande societa’ di brokeraggio per clienti istituzionali del mondo, controllata dal gigante dell’informazione finanziaria Reuters Group PLC (RTRSF – Nasdaq), fara’ il suo debutto sul Nasdaq entro la meta’ del 2001. Lo ha reso noto la stessa Reuters.
Dopo le voci circolate lo scorso ottobre, che davano per imminente un approdo di Instinet sul Nasdaq, questa mattina Reuters ha presentato alla Security Exchange Commission (SEC), l’autorita’ americana che vigila sui mercati finanziari, la domanda per quotare Instinet sul ‘tabellone elettronico’.
Attraverso l’IPO di Instinet, di cui non sono stati resi noti tutti i particolari , Reuters si aspetta di incassare $450 milioni, da utilizzare in parte per ripianare il debito di $200 milioni della capogruppo.
Gli altri proventi dell’offerta pubblica verranno invece utilizzati da Reuters per investimenti nella stessa Instinet, ma non si esclude che possano servire al colosso dell’informazione online per possibili acquisizioni.
Al termine dell’operazione – che sara’ curata in qualita’ di coordinatori globali da CSFB, Deutsche Banc Alex Brown, Bear Stearns & Co., JP Morgan, Merrill Lynch & Co., Salomon Smith Barney e WR Hmbrecht – Reuters continuera’ ad avere oltre il 51% di Instinet.
Instinet, diversamente da altri ECN (Electronic Communications Network), le piattaforme elettroniche su cui possono essere scambiati i titoli quotati sui listini ufficiali, si rivolge prevalentemente ad una clientela istituzionale.
Per il momento l’unico paese in cui i piccoli investitori possono fare trading su Instinet sono gli Stati Uniti.
Nel maggio del 2000 Instinet ha stretto un accordo con Borsa Italiana SpA, la societa’ che gestisce i mercati di Piazza Affari, per offrire ai propri clienti anche i titoli trattati sul listino milanese.
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Instinet piattaforma d’Europa