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IPO: DAL NASDAQ CON AMORE, PORNO IN BORSA

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Private Media, (PRVT – Nasdaq) società con sede a Barcellona e quotata al Nasdaq, il mercato tecnologico di New York, sta valutando una quotazione in Europa.

La seconda parte del nome, Media, sta a indicare che si occupa di comunicazione (televisiva), attraverso la vendita di programmi. La prima parte, Private, indica il target al quale si riferisce: il privato, il singolo utente. Uno pensa a una tv come tutte le altre, e invece c’è qualcosa di diverso.

Private Media vende materiale pornografico in 35 paesi. La società ha chiesto a Commerzbank di verificare la possibilità di quotarsi in Europa (probabilmente a Francoforte). I dirigenti di Private Media intendono incassare tra €50 milioni e i €70 milioni dal collocamento europeo.

Gli investitori, che una volta snobbavano il titolo, adesso puntano decisamente sul settore. Per il numero uno di Private Media, Berth Milton, il mercato potrebbe puntare sulla solidità dell’industria dell’hard e sulla crescente domanda, soprattutto televisiva.
Anche lo storico marchio Playboy si è mosso in tempo, acquistando la televisione erotica Vivid TV.

La scelta di Commerzbank non è causale. La Banca tedesca è quella che nel 1999 ha fatto da advisor a Beate Uhse, il gruppo tedesco di merchandising porno che gestisce una catena di sex shops, nella quotazione alla Borsa di Francoforte.

Secondo Milton ci dovrebbe essere un’accoglienza calorosa per il titolo, considerato che l’offerta pubblica iniziale di Beate Uhse ebbe una domanda 40 volte superiore all’offerta.

Il capo di Private Media intende fornire contenuti hard per siti Internet, canali via cavo e via satellite e telefonia di terza generazione.

Tra I clienti di Private Media ci sono News Corp di Rupert Murdoch, Liberty Media nell’America Latina e la tedesca RTL.

Fonte: bangspank.net