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Investitori raggirati: senza azioni collettive, forti perdite

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ROMA (WSI) – Nel periodo compreso tra il 2000 e il 2012, la mancata adesione degli investitori alle class action relative al mercato dei titoli, che sono state intentate negli Stati Uniti si è tradotta in una perdita superiore a 18 miliardi di dollari. E’ quanto comunica una nota di Goal Group, società di prestatori di servizi specialistici in materia di ritenuta d’acconto e class action (azioni collettive risarcitorie), a livello internazionale, Di questa somma, 4 miliardi sono stati persi dagli investitori europei.

“Attingendo dal patrimonio di conoscenza in materia di class action maturato negli anni, Goal Group ha condotto un’analisi dalla quale emerge che dal 2007, nel resto del mondo, i tassi di non partecipazione sono radicalmente migliorati e oggi, a livello mondiale, la non partecipazione si aggira attorno al 23-24% con uno scarto minimo tra gli aventi diritto statunitensi e non statunitensi, mentre negli anni immediatamente successivi al nuovo millennio la partecipazione degli investitori non statunitensi era davvero molto bassa”, recita il comunicato.

Il punto è che in passato la mancata adesione alle azioni collettive che hanno avuto per oggetto il mercato dei titoli e che sono state lanciate negli Stati Uniti si è tradotta in elevate perdite sia per gli investitori che per i fondi di investimento.

Stephen Everard, amministratore delegato di Goal Group, spiega: “Dieci anni fa, per molti fiduciari, dover tenere traccia delle opportunità di adire le vie legali e passare attraverso l’iter procedurale sarebbe apparsa un’ardua impresa, complessa ed economicamente gravosa. Oggi non è più così grazie alla presenza sul mercato di diversi fornitori di servizi specialistici. Ciò nonostante è sorprendente constatare la quantità di utili spettanti agli investitori che non viene recuperata per il semplice fatto che non hanno partecipato alle azioni risarcitorie nell’ambito delle quali avrebbero potuto vantare legittime pretese. É necessario un maggiore impegno da parte dei depositari, dei gestori di fondi, dei fiduciari e degli organi di amministrazione delle fiduciarie nel tutelare gli interessi degli investitori e dei beneficiari, specialmente ora, quando sembra che le azioni collettive risarcitorie stiano varcando i confini degli Stati Uniti affermandosi quale strumento di tutela in diversi altri ordinamenti nel mondo.”