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INVESTIRE IN AMERICA SENZA CORRERE NESSUN RISCHIO

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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(WSI) –
Sembrava che gli effetti della crisi dei mutui subprime dovesse avere maggiore impatto sui mercati finanziari, ma evidentemente i tempestivi interventi delle Banche Centrali hanno permesso di arginare il fenomeno. Dopo gli scrolloni estivi il Dow Jones Industrial si è riportato sopra la soglia psicologica dei 14.000 punti, facendo segnare i nuovi massimi di sempre. Difficile a questo punto ipotizzare gli scenari futuri e pertanto ci limitiamo ad analizzare alcuni certificati quotati sul SeDeX ,soffermandoci in particolar modo sulle strutture dotate dell’opzione di protezione del capitale totale o parziale con rendimento Bonus.

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L’indice americano su cui si concentrano le maggiori emissioni è lo S&P500. L’offerta di certificati con protezione è composta da quattro emissioni: due Equity Protection Short , emessi da Abaxbank, ideati per consentire all’investitore di puntare al ribasso dell’indice sottostante e allo stesso tempo di godere a scadenza della protezione del capitale in caso di rialzo, e due classici Equity Protection Long, capaci di difendere l’investimento dai ribassi dell’indice. Il primo Equity Protection , emesso da Société Genérale, per i prossimi tre anni protegge il capitale dalle discese dell’indice al di sotto dei 1454,49 punti senza penalizzare gli eventuali rialzi. Il secondo, emesso qualche mese prima, è un Borsa Protetta di Banca Aletti, con la protezione fissata ai 1173,82.

Su questo certificato intendiamo soffermarci per analizzare un aspetto troppo spesso “nascosto”. Innanzitutto va detto che si tratta di un certificato Quanto, ossia impermeabile alle variazioni del cambio euro/dollaro , finora avverse ai certificati quotati in Italia; questo aspetto positivo dell’emissione fa però il paio con una partecipazione ai rialzi ridotta al 70% e una protezione del capitale limitata al 90%. Ma quello che intendiamo evidenziare è il metodo di determinazione della performance positiva a scadenza.

Partendo dal valore strike fissato a 1304,25 punti ( livello rilevato in fase di emissione il 31 agosto 2006) si ipotizzi un valore finale a 1434 punti, ossia ad un 10% in più rispetto all’emissione. Considerando la partecipazione al 70%, si percepirà dunque un rimborso di 107 euro ( 70% di 10%) sui 100 euro nominali. Ma secondo quanto riportato dal prospetto, il punto di partenza da cui calcolare la variazione finale non è il livello di emissione bensì quello protetto. A questo punto quindi , fermo restando i 1434 punti finali, la performance positiva non sarà più del 10% ma del 22,16%; applicando il 70% di partecipazione a tale performance si ottiene un risultato di 15,51%. Ed ora, questo 15,51% andrà calcolato sui 90 euro protetti, e il risultato sarà di 104 euro. Ecco che quindi, cambiando il punto di partenza, si beneficerà del rialzo in misura più ridotta di quanto viene presentato in fase di emissione.

Tra le proposte più interessanti legate allo S&P500 si segnala un Protect Bonus emesso da Sal Oppenheim. Il certificato è dotato dell’opzione Bonus, ovvero di un premio minimo di rendimento che viene pagato a scadenza se l’indice non è sceso oltre un livello predefinito,e dell’opzione di protezione, corrispondente al livello barriera individuato al momento dell’emissione. Se questo non sarà mai stato raggiunto, a scadenza verrà rimborsato il maggiore tra il valore finale del sottostante e il rendimento garantito dal Bonus. Nel caso in cui invece si dovesse registrare un ribasso superiore al massimo consentito, il certificato perderà il Bonus,( ma non le chance di guadagno in caso di un ritorno sopra il prezzo di emissione a scadenza) riflettendo in maniera totale l’andamento del sottostante,e producendo un rimborso pari al livello finale dell’indice .La struttura del certificato offre dunque la certezza che nel caso in cui non venga toccata la barriera, l’investimento produrrà un risultato positivo a scadenza indipendentemente da come si sarà mosso il sottostante.

Nel dettaglio il certificato, quotato oggi a 89 euro ( sui 100 di emissione), offre a scadenza , prevista per il 29 giugno 2012, un rimborso minimo di 129 euro se l’indice nei quasi cinque anni che mancano alla scadenza, non sarà mai sceso al di sotto della barriera posta a 903,51 punti ( pari al 60% del livello iniziale). Da rilevare che in caso di rilevazione finale superiore al Bonus verrà riconosciuta l’intera performance con un Cap, ovvero un tetto massimo di rendimento posto al 45% ( corrispondente ai 2183,48 punti indice). Si può quindi riassumere dicendo che il guadagno è garantito,da un minimo del 29% ad un massimo del 45% se non si sarà mai verificata una discesa dell’indice americano superiore al 40%. Il certificato verrà quotato al SeDeX con il codice T00530.

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