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INVESTIRE
IN HEDGE FUNDS

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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(WSI) – Sull’onda dei guadagni a due o più cifre maturati soprattutto con i mercati in discesa libera è nata negli anni scorsi la fama degli Hedge Fund. Concepiti con l’obiettivo di offrire ai sottoscrittori un guadagno assoluto (Total Return) attraverso un’operatività fuori dai rigidi schemi dei fondi comuni legati ad un benchmark di riferimento, gli Hedge Fund sono indicati ad un pubblico di investitori molto evoluti e smaliziati: alla luce dei non più tanto isolati episodi di crac di grossi Hedge finiti nel vortice della speculazione selvaggia, è necessario infatti essere consapevoli del tipo di investimento a cui si fa riferimento.

A tutelare il risparmiatore ci pensa la legislazione italiana con il divieto della sollecitazione al pubblico risparmio e con una soglia minima di accesso a questo tipo di fondi pari a 500.000 euro.

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Secondo uno studio accademico condotto da Goldman Sachs i rendimenti dell’industria degli Hedge Fund derivano da un’esposizione ad una serie di rischi di mercato, in gergo tecnico chiamato il Beta, e dalla capacità del gestore di battere il mercato di riferimento, l’Alpha, e possono essere replicati. Sulle basi di questo studio è stato creato dalla stessa Goldman Sachs un indice, il Goldman Sachs Absolute Tracker Index, che riflette appunto i ricavi totali di un paniere dinamico di Fattori di Mercato di Investimento (MFs) calcolato tramite un algoritmo proprietario studiato per replicare i rendimenti dei fondi Hedge .

L’accesso ad un asset class finora riservata a pochi investitori professionisti è stato semplificato grazie ad una nuova emissione di un certificato di investimento, di cui la Goldman Sachs è banca emittente: il Certificate, a capitale non protetto, verrà emesso il 29 giugno prossimo ad un prezzo di 1010 euro, comprensivi di una commissione di distribuzione di 10€ (pari all’1%), e permetterà di superare i limiti di accesso grazie ad una soglia minima di investimento di 10.100 euro (pari a 10 certificati). La struttura del certificato prevede che il rendimento si consegua sotto forma di cedole variabili, nella misura del 50% delle performance realizzate tra un periodo di rilevazione e quello successivo;per far si che si possa ottenere il guadagno è necessario che in occasione delle date di rilevazione,previste con cadenza annuale a partire dal 29 giugno 2008 fino al 28 giugno 2011, il sottostante si trovi ad un livello superiore a quello di emissione. Il capitale nominale, e cioè i 10000 euro, verrà invece rimborsato a scadenza ( 29 giugno 2012) in funzione del livello raggiunto dall’indice sottostante e tenuto conto delle cedole già distribuite. Sarà pertanto necessario che l’indice si trovi ad un valore finale superiore a quello di emissione di una percentuale almeno pari alle cedole staccate per dar luogo al rimborso dell’intero nominale. La quotazione al termine del collocamento verrà richiesta sul mercato del Lussemburgo con il Codice ISIN GB00B1XH3F09.

Un’ultima annotazione riguarda la commissione di gestione dell’indice, che grava quotidianamente sul valore quota del certificato nella misura del 2,5%.

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