Economia

Investimenti: per gli italiani “meglio l’uovo oggi…”

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NEW YORK (WSI) – Pochi, maledetti e subito. Quando si tratta di investimenti gli italiani non hanno dubbi sulla strategia migliore dal seguire: oltre la metà (54%) preferisce ottenere profitti anche contenuti ma a breve termine (1-2 anni), rispetto alla prospettiva di guadagni consistenti ma realizzabili solo nel medio – lungo periodo (oltre 5 anni). E’ quanto emerge nell’ambito dell’indagine annuale di Schroders, la Schroders Global Investment Trends Survey, condotta su 20mila investitori finali in 28 Paesi,

Nella stessa logica, rientra il maggiore interesse degli intervistati italiani (91%) rispetto agli europei (82%) per soluzioni di investimento in grado di generare flussi di reddito costanti (“income”). Non stupisce dunque che gli intervistati abbiano manifestato una predilezione per i fondi obbligazionari (17%) molto più alta rispetti alla media europea (8%).

Non finisce qui. Mentre il 12% degli italiani investe direttamente in bond, solo il 5% degli europei dice di fare altrettanto. Un orientamento inverso emerge invece per gli investimenti diretti in azioni, preferiti dal 17% tra gli europei e solo dal 12% degli italiani, che così confermano la loro storica cautela verso investimenti a più alto profilo di rendimento-rischio.

A spingere gli investitori italiani verso soluzioni in grado di generare reddito, secondo la ricerca di Schroders, sono i bassi rendimenti offerti dalle banche (31%) e la convinzione che re-investire quanto guadagnato con strategie income sia l’approccio migliore nel lungo termine (28%). Altre ragioni per la ricerca di flussi costanti di rendimento si legano alla necessità di far fronte al crescente costo della vita (21%) e all’instabilità politica ed economica (19%).

Per quanto riguarda il futuro, il 94% dei mille italiani coinvolti nell’indagine di Schroders è convinto di poter ottenere rendimenti positivi nei prossimi mesi, nell’ordine mediamente del 9%, tanto che solo il 17% pensa di ridurre le somme destinate agli investimenti. Tra le aree geografiche di maggiore interesse, gli italiani mettono al primo posto l’Europa (45%) seguita dall’Asia (41%) e dal Nord America (32%). (mt)