(Teleborsa) – Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 marzo 2010 i crediti verso la clientela raggiungono i 369 miliardi di euro, in flessione del 4,4% rispetto al 31 marzo 2009 (del 6,3% se si considerano i volumi medi anziché quelli di fine periodo) e dell’ 1,2% rispetto al 31 dicembre 2009. Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 831 miliardi di euro (dopo le elisioni per le componenti che costituiscono sia raccolta diretta sia raccolta indiretta), in crescita del 3,5% rispetto al 31 marzo 2009 e dell’1,9% rispetto al 31 dicembre 2009. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta ammonta a 429 miliardi, in aumento dello 0,4% rispetto al 31 marzo 2009 e dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2009; mentre la raccolta indiretta raggiunge i 427 miliardi, in crescita del 6,6% rispetto al 31 marzo 2009 e dell’ 1,8% rispetto a fine 2009. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 234 miliardi, in aumento dell’ 11,9% rispetto al 31 marzo 2009 e del 2,6% rispetto a fine 2009; la nuova produzione vita nel primo trimestre 2010 ammonta a 4 miliardi di euro (+158% rispetto al primo trimestre 2009). La raccolta amministrata raggiunge i 193 miliardi, in crescita dello 0,8% rispetto al 31 marzo 2009 e dello 0,9% rispetto al 31 dicembre 2009. I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2010 sono stati calcolati tenendo conto dei dividendi maturati nel periodo per l’esercizio 2010 – assumendo come tali la quota trimestrale del miliardo di euro di dividendi in pagamento nel 2010 per l’esercizio 2009 – e risultano, applicando le regole di Basilea 2 foundation, pari al 7,2% per il Core Tier 1 ratio (7,1% al 31 dicembre 2009), all’ 8,5% per il Tier 1 ratio (8,4% a fine 2009) e all’ 11,9% per il coefficiente patrimoniale totale (11,8% a fine 2009). Il Gruppo, si legge nella nota, “nell’esercizio in corso continuerà ad attuare le consolidate linee d’azione volte a preservare una redditività sostenibile nel medio periodo: lo sviluppo dell’attività fondata sulla relazione di lungo periodo con la clientela, l’ottimizzazione dell’efficienza – calibrando controllo dei costi e investimenti – e il presidio della qualità del credito, della liquidità e della patrimonializzazione. Anche alla luce dei risultati del primo trimestre dell’anno, si ritiene che il Gruppo nel 2010 possa registrare, rispetto al 2009, proventi operativi netti in recupero, oneri operativi in diminuzione e un costo del cattivo credito in leggero calo, con un conseguente miglioramento della redditività dell’operatività ordinaria e dell’utile netto, considerando gli oneri di integrazione in significativa diminuzione e le plusvalenze derivanti dalle azioni di capital management in corso di finalizzazione”.