(Teleborsa) – Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto consolidato pari a 1.002 milioni di euro (inclusivo di 648 milioni di plusvalenza netta da cessione delle attività di securities services), rispetto ai 688 milioni del primo trimestre 2010 (+45,6%), ai 543 milioni del quarto trimestre 2009, ai 674 milioni del terzo trimestre 2009, ai 513 milioni del secondo trimestre 2009 (+95,3%) e ai 1.075 milioni del primo trimestre 2009 (che aveva beneficiato di 511 milioni di rilascio di imposte differite). L’utile netto del primo semestre del 2010 è così risultato pari a 1.690 milioni, in aumento del 6,4% rispetto ai 1.588 milioni del primo semestre 2009 e in crescita in tutte le Aree di Business, escluse le attività retail domestiche, penalizzate dai tassi euribor – e quindi dagli interessi netti – ai minimi storici, per le quali il nuovo Piano d’Impresa sta mettendo a punto il recupero di redditività. Il Gruppo nell’esercizio in corso continuerà a perseguire l’obiettivo prioritario della redditività sostenibile nel medio periodo, sviluppando l’attività fondata sulla relazione di lungo periodo con la clientela, calibrando controllo dei costi e investimenti e presidiando la qualità del credito, la liquidità e la patrimonializzazione. Anche alla luce dei risultati del primo semestre dell’anno, si ritiene che il Gruppo nel 2010 possa registrare un miglioramento dell’utile netto rispetto al 2009, conseguente in particolare a una diminuzione degli oneri operativi, del costo del cattivo credito e degli oneri di integrazione, nonché alle plusvalenze derivanti dalle azioni di capital management finalizzate e in corso di finalizzazione.