Economia

Intesa SanPaolo cede CR Spezia e 96 sportelli a Credit Agricole

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(Teleborsa) – Intesa Sanpaolo e Crédit Agricole hanno finalizzato oggi termini e condizioni dell’accordo reso noto il 18 febbraio 2010, che prevedono la cessione da parte di Intesa Sanpaolo al gruppo Crédit Agricole dell’intera partecipazione detenuta tramite la controllata Banca CR Firenze in Cassa di Risparmio della Spezia (80% del capitale) e di 96 sportelli del Gruppo in Italia per un corrispettivo complessivo in contanti di circa 740 milioni di euro, la cui congruità rispetto alle condizioni di mercato è stata avvalorata dalla fairness opinion di Deutsche Bank AG, in qualità di esperto indipendente. Circa 585 milioni di euro di tale corrispettivo, si legge nella nota, sono relativi all’avviamento e ad altre attività immateriali. Ne conseguono per il Gruppo Intesa Sanpaolo – al perfezionamento dell’operazione, subordinato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni – circa 215 milioni di euro di plusvalenza netta, circa 370 milioni di recupero dell’avviamento e di altre attività immateriali e circa 20 centesimi di punto di effetto positivo sul coefficiente patrimoniale Core Tìer 1. L’importo del corrispettivo è soggetto a un meccanismo di aggiustamento del prezzo, in funzione dell’andamento delle masse di raccolta totale (diretta ed indiretta) successivamente alla data odierna, che peraltro si stima non comporti riflessi significativi per il predetto effetto positivo sul Core Tier 1 ratio. Cassa di Risparmio della Spezia, che opera in Liguria, Toscana e Emilia Romagna con 76 sportelli, al 31 dicembre 2009 aveva circa 1,8 miliardi di euro di impieghi con clientela, 1,8 miliardi di raccolta diretta da clientela, 1,9 miliardi di raccolta indiretta da clientela e un patrimonio netto di 179 milioni di euro. Nel 2009, ha registrato proventi operativi netti per 93 milioni di euro, un risultato della gestione operativa di 33 milioni e un utile netto di 9 milioni. I 96 sportelli del Gruppo Intesa Sanpaolo oggetto di cessione sono situati prevalentemente in ambiti territoriali limitrofi a quelli di attuale insediamento del gruppo Crédit Agricole in Italia, di cui 3 in Liguria, 28 in Lombardia, 1 in Piemonte, 15 in Veneto, 18 in Toscana, 4 in Umbria e 27 nel Lazio. Sulla base di dati di natura gestionale, al 31 dicembre 2009 il complesso dei 96 sportelli oggetto di cessione rappresentava circa 2 miliardi di euro di impieghi con clientela, 4,2 miliardi di raccolta diretta da clientela e 4,3 miliardi di raccolta indiretta da clientela; nel 2009, a questi sportelli erano ascrivibili proventi operativi netti per circa 121 milioni di euro e – ante allocazione dei costi delle strutture centrali – un risultato della gestione operativa di circa 45 milioni e un utile netto di circa 23 milioni. La compravendita si configura come operazione con parte correlata, poiché Crédit Agricole al 30 aprile 2010 deteneva il 5,163% del capitale ordinario di Intesa Sanpaolo e le regole del governo societario di quest’ultima hanno esteso in via di autoregolamentazione la definizione di parte correlata agli azionisti che abbiano oltre il 2% del capitale con diritto di voto della Banca. Intesa Sanpaolo è stata assistita nell’operazione da Leonardo & Co e Banca IMI in qualità di advisor finanziari e da Pedersoli e Associati in qualità di consulente legale.