Un nuovo studio conferma quello che gli utenti di Internet gia’ sospettavano: la qualita’ video e audio dei clip presi online e’ a dir poco deludente.
Keynote Systems, una societa’ di consulenza specializzata in Internet, ha creato un indice che misura tale qualita’ e i risultati parlano chiaro; la media dei video raggiunge solo il punteggio di 1,87 su un massimo di 10 – con 10 indicante una qualita’ da DVD.
Al primo posto si e’ qualificato MTV Interactive con un punteggio di 3,46, mentre il sito di Barnesandnoble.com ha ottenuto una buona qualifica per l’audio del suo e-commerce e quello di CNBC.com per l’audio finanziario.
Il sistema di classificazione e’ particolarmente severo – se si considera che i Web broadcaster potrebbero ottenere il punteggio massimo di 6, che denota la stessa qualita’ dei video che si affittano; ma e’ anche vero che anche i migliori video su Internet sono di dimensione particolarmente ridotta e hanno la tendenza a bloccare le immagini di tanto in tanto.
“Questo da’ molto fastidio agli utenti”, conferma Matt Parks di Keynote. “I punteggi sono quindi bassi perche’ chi naviga in Rete e’ abituato alla qualita’ delle immagini televisive e dei CD”.
I siti che trasmettono video e pezzi musicali si stanno quindi impegnando per raggiungere la stessa qualita’ della televisione e i fornitori del servizio Internet stanno adottando cavi a fibre ottiche per collegare gli utenti via reti broadband che promettono una ricezione piu’ veloce e nitida.
Rimane pero’ un altro problema da risolvere prima di poter ricevere da Internet video ad alta risoluzione; gli ingorghi delle linee e dei server dei trasmettitori riescono a rallentare e a offuscare le immagini prima che raggiungano le veloci linee digitali istallate dagli utenti.
Le apparecchiature dei fornitori del servizio Internet sono spesso sovraccariche e i webcaster (chi cioe’ trasmette video e pezzi musicali in rete) preferiscono inviare i pezzi attraverso pochi computer superpotenti invece di utilizzare un numero piu’ elevato di tramettitori localizzati vicino agli utenti.
Keynote ha pero’ anche rilevato dei miglioramenti online. Due anni fa ci volevano mediamente sette secondi per fare il download di una pagina web; oggi ne bastano tre.