(9Colonne) – Londra, 18 mag – Internet non è più un territorio completamente libero. Stando infatti ai risultati di uno studio sull’ “internet filtering” realizzato dall’Open Net Initiative, cresce il numero dei governi nel mondo che applicano una forma di censura sulla rete. L’Oni, un’associazione di ricercatori provenienti dalle università di Toronto, Harvard, Oxford e Cambridge, ha monitorato nelle scorse settimane migliaia di siti internet e decine di internet provider. Dallo studio è emerso che 25 fra i 41 Paesi analizzati esercitavano una qualche forma di censura sul web: “In cinque anni siamo passati da un paio di Paesi che avevano attivato ‘filtri governativi’ a venticinque – commenta John Palfrey, della Harvard Law School – E c’è stato anche un aumento per quanto riguarda la portata della censura di ogni singolo Paese, oltre a un miglioramento delle tecnologie messe a punto per esercitarla”. Secondo lo studio dell’Oni, i Paesi che attuano un uso più massiccio della censura sul web sono la Birmania, l’Iran, il Pakistan, l’Arabia Saudita, la Siria, la Tunisia, gli Emirati arabi e lo Yemen. Per quanto riguarda invece gli obiettivi del “filtering”, questo si concentra maggiormente argomenti che riguardano la politica e i gruppi di potere, quindi i contenuti che trattano la sicurezza e infine le questioni sociali.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Ad agosto il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine agosto a € 104,0 miliardi, di cui € 64,2 miliardi fanno riferimento alle masse gestite
Agosto in crescita per la raccolta netta di Fineco che ha toccato la cifra di € 706 milioni (+9% da € 648 milioni di un anno fa).
Cambio di rotta fuori programma per la candidata dem alla Casa Bianca, che ammorbidisce l’aggressivo piano fiscale sulle plusvalenze delineato dal Presidente Biden