Il crollo in borsa della settimana scorsa del titolo della casa farmaceutica Schering-Plough (SGP – Nyse) ha spinto la Securities and Exchange Commission (la Consob americana) ad avviare un’indagine sulla comunicazione al mercato del profit warning che ha portato il titolo a perdere in quattro sedute oltre il 25%, passando da $21,80 a $16,10.
L’occasione e’ fornita da uno studio legale di New York che difende i diritti dei piccoli azionisti facendo causa alle societa’ quotate in borsa.
Secondo i legali, Richard Jay Kogan, presidente e amministratore delegato della societa’, avrebbe rivelato i dettagli finanziari al management del fondo Putnam nel corso di un meeting tenutosi il primo ottobre scorso. Lo stesso Kogan avrebbe poi rivelato informazioni di non pubblico dominio a un gruppo selezionato di analisti prima di fare l’annuncio a tutto il mercato alle 11:00 del mattino locali (le 17:00 italiane) del 3 ottobre.
La procedura – un classico caso di insider trading – avrebbe permesso ai soliti “ben informati” di uscire in tempo dalle posizioni lunghe sul titolo, evitando cosi’ le forti perdite subite da tutti gli altri investitori.
E’ presto per dire se ci sono responsabilita’ precise, e ovviamente sara’ necessario attendere lo svolgimento delle indagini da parte della SEC.
Tuttavia l’analisi dei volumi, ad una prima verifica effettuata da Wall Street Italia, mostra che il 30 settembre erano state scambiate in borsa 4,946 milioni di azioni. Il giorno seguente le contrattazioni sul titolo sono esplose a 21,379 milioni. Il 2 ottobre sono cresciute a 25,958 milioni per poi scendere a 19,191 milioni il giorno successivo. Infine, quando ormai tutto il mercato era informato, il 4 ottobre sono stati scambiati ben 33,003 milioni di pezzi.
I lettori che vogliano informazioni sullo studio legale che ha denunciato Schering-Plough per conto dei piccoli azionisti possono scriverci a posta@wallstreetitalia.com