Economia

Inps, venduti oltre sette milioni di buoni lavoro

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(Teleborsa) – Più di 7,3 milioni di buoni lavoro sono stati venduti fino alla fine di luglio; quasi 100 mila i prestatori d’opera che ne hanno potuto usufruire. In soli due mesi, sono 59.000 i voucher venduti dai tabaccai. I voucher, infatti, dalla metà di aprile in sei regioni italiane, in via sperimentale, sono reperibili e incassabili anche in tabaccheria. La diffusione dei “buoni lavoro” avviata ad agosto 2008, in occasione della vendemmia per retribuire i lavori saltuari, si è confermata, in breve tempo, un utile strumento per far emergere quelli che fino a ieri erano considerati “lavoretti”, o tecnicamente lavoro occasionale e accessorio. “Un successo dovuto anche dal fatto che si è allargata la rete di distribuzione”- commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua. Le regioni che hanno registrato un maggior numero di vendite sono state fino ad ora il Veneto con circa il 18%, seguita dall’Emilia Romagna con il 14%, in terza posizione abbiamo la Lombardia con il 13%, a seguire il Piemonte con il 12% e il Friuli con il 10%. Un quarto della platea dei prestatori è costituita da giovani che hanno un’età inferiore ai 25 anni, il 22%, mentre i giovani dai 25 anni in su costituiscono il 29%. Il restante 49% è attribuito agli ultra sessantenni. Gli utilizzatori sono maggiormente uomini (68%) piuttosto che donne (32%). Si registra tra i prestatori una buona percentuale di lavoratori stranieri che è di circa il 9% del totale. “Si deve consolidare una nuova mentalità per facilitare il ricorso al nuovo strumento. Questo non significa destrutturare il lavoro, ma essere consapevoli che far emergere quella piccola nicchia di lavoro nero, tanto utile ai giovani che ancora studiano, serve per iniziare a costruire la propria vita lavorativa, perché la vita previdenziale è necessario costruirla giorno per giorno” – commenta ancora il Presidente Mastrapasqua. In agricoltura sono stati distribuiti circa il 34% del totale dei voucher venduti.