
New York – Tutti gli sforzi compiuti da Angela Merkel per stabilizzare l’Eurozona e renderla piu’ affidabile non hanno fatto altro che metterla in cattiva luce agli occhi degli europei. “Qual e’ il leader europeo che rappresenta la maggiore minaccia alla prosperita’ e all’ordine mondiale?” si chiede il magazine britannico New Statesman.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmandinejad, il premier israeliano Binyamin Netanyahu, il leader norcoreano Kim Jong-un o forse il leader siriano Bashar al Assad? Niente affatto. La rispota e’ un ex chimico appassionato di opera: Angela Merkel. Che viene ritratta come Terminator e viene identificata nell’Asse del Male dei personaggi cattivi della storia reale e cinematografica.
Chiusi nella loro enclave megaprotetta, gli svizzeri guardano con apprensione e preoccupazione gli sviluppi della crisi europea. Berna fa infatti affari con tutti i paesi confinanti.
Prima sono arrivati i commenti di Thomas Jordan, presidente della Banca Nazionale, il quale ha ammesso che “e’ concepibile che l’intero sistema bancario europeo finisca nei guai”. Poi quelli del ministro della Difesa Ueli Maurer, che in un’intervista al quotidiano tedesco Zeit ha detto che la Svizzera e’ circondata da molte nazioni ‘gravemente ferite’.
Maurer, uno dei massimi esponenti del partito di destra SVP (Partito del Popolo), che ha la maggioranza al Consiglio Federale, ha spiegato che “L’indipendenza e’ il bene piu’ prezioso che abbiamo in Svizzera”. “Dobbiamo difenderlo con tutti i mezzi possibili. Siamo il modello del successo”.
Nonostane le poltiche del governo rivolte a un progressivo avvicinamento all’Unione Europea, un’eventuale entrata di Berna nel blocco e’ assolutamente da escludere: “Nessun sano di mente vorrebbe entrare nell’Ue oggi”.