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INFRASTRUTTURE, NON PERDETE QUESTO TRENO

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – Se il 2007 per gli investitori che guardano alle novità proposte dal segmento dei certificati di investimento è stato l’anno delle energie alternative, il 2008 , almeno in questi primi cinque mesi, è nel segno delle numerose emissioni di strumenti legati ai settori dell’agricoltura e delle infrastrutture. In particolare per quest’ultimo gli analisti prevedono un roseo futuro basando le loro proiezioni su una semplice teoria: alla crescita economica dell’ultimo decennio non è corrisposto un adeguato, e necessario, sviluppo della rete di infrastrutture. E’ quindi plausibile la previsione di una pianificazione a livello globale di investimenti da dedicare alle infrastrutture stimato in tre trilioni di dollari.

Sulla spinta di un possibile Cash Flow elevato il segmento dei certificati ha registrato un aumento delle emissioni capaci di far partecipare l’investitore all’atteso megatrend. Una di queste è un certificato a capitale protetto, per la prima volta arricchito dell’opzione Autocallable per permettere a determinate condizioni il rimborso anticipato sulla scadenza naturale. Proposto in collocamento sul mercato italiano da UniCredit – HVB, il Protection Express è legato all’ S&P Global Infrastructure Index, un indice calcolato dalla Standard&Poor’s composto da 75 titoli che rappresentano le maggiori società a livello mondiale coinvolte nel settori delle utilities, dei trasporti e dell’energia.

Entrando nei dettagli dell’emissione il Protection Express consentirà al termine dei cinque anni di durata di partecipare al 100% della performance segnata dal sottostante e di poter contare, nella peggiore delle ipotesi, sulla restituzione del 90% del capitale investito. Ma prima della naturale scadenza, ed è questa la novità introdotta in una struttura altrimenti ampiamente collaudata, è prevista la possibilità del rimborso anticipato del certificato se il 17 giugno 2011, a tre anni dall’emissione, l’indice sarà pari o superiore al livello iniziale. Se l’esito della rilevazione sarà positivo il certificato verrà richiamato dall’emittente che restituirà il capitale nominale maggiorato di un coupon del 22%.

E’ opportuno precisare che essendo l’indice l’S&P Global Infrastructure quotato in euro , l’investimento non espone al rischio cambio tra certificato e indice. La quotazione del certificato è prevista sul sistema multilaterale di negoziazione di EuroTLX e sul circuito di internalizzazione sistematica di Fineco.

Con riferimento ai rischi presentati da questa inedita proposta , se non interverrà il rimborso anticipato al terzo anno, a scadenza si potrà subire una perdita massima del 10%. In caso di andamento molto positivo del sottostante, il 22% di rendimento riconosciuto al termine dei primi tre anni potrebbe risultare non adeguato all’effettivo progresso messo a segno dall’indice di settore. La performance degli ultimi 5 anni segna un rialzo dell’87% anche se negli ultimi 12 mesi il saldo è negativo per 12 punti percentuali. D’altro canto con questo certificato viene presentata un’ottima opportunità di diversificazione del portafoglio. In particolare la struttura sarà maggiormente premiante nel caso il sottostante sia almeno al valore iniziale al termine dei primi tre anni.

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