Dopo le recenti rivelazioni sulla capacità degli hackers di copiare i numeri di carta di credito da Internet, si cerca di correre ai ripari per rendere l’e-commerce il più sicuro possibile.
E’stato anche uno dei temi principali proposti da Bill Clinton tra gli impegni degli Stati Uniti per il 2000.
Ma nelle ultime settimane gli allarmi si susseguono. L’ultimo arriva dalla VISA di Londra che a quanto pare è stata ricattata dai pirati informatici capaci, a dir loro, di mandare in tilt i loro sistemi.
Anche per questa ragione vi proponiamo una ricerca del Politecnico di Torino sulla sicurezza dei sistemi informatici italiani.
Secondo questa analisi il 64% delle imprese italiane non protegge a sufficienza i sistemi dal pericolo di attacchi esterni dei pirati informatici.
Mentre lo spionaggio industriale via satellite provoca alle aziende europee danni per 20 mila miliardi di lire l’anno.
Secondo l’ingegnere Giuseppe Muratori, presidente dell’Istituto di ricerche e comunicazioni sociali di Torino, l’attacco più pericoloso per le imprese è quello del sistema Echelon. Ma potrebbero essercene anche altri in Cina o nell’ex Unione Sovietica.
L’Echelon è un complesso di 200 satelliti spia con base a Fort Meade nel Maryland (USA), ed una centrale in Gran Bretagna. Un sistema capace di di effettuare 100 milioni di intercettazioni al mese, con 5 computer-vocabolari che decodificano di tutto.
A difesa di questo pericolo sta però per essere pronto il progetto “Ermes”, già presentato al Parlamento europeo, e dovrebbe essere in grado di garantire una totale privacy informatica grazie ad una speciale tecnica di crittazione. Ovvero la capacità di rendere invisibili. Come per la pay-tv.