(Teleborsa) – Gli alimentari continuano ad aumentare al consumo su base annuale e mensile (+ 0,1 per cento) nonostante i prezzi dei prodotti agricoli in campagna si sono ridotti in media del 6,9 per cento rispetto allo scorso anno con cali record per la frutta fresca e secca (-22,3 per cento), gli ortaggi e legumi (-13,1 per cento), i cereali (-11,4 per cento) e i vini che perdono il 9,1 per cento. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea a febbraio, nel commentare i dati Istat. I consumatori italiani – sottolinea la Coldiretti – non hanno potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli, che rischia invece di provocare l’abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare. Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale – sostiene la Coldiretti – i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. Si tratta – conclude la Coldiretti – di un forte ostacolo alla ripresa economica in un Paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all’anno (dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori), con l’agroalimentare che svolge peraltro una funzione da traino per l’intero Made in Italy all’estero.