“Lo scenario inflazionistico è al limite dell’accettabile, forse oltre”. Lo ha detto il presidente della Federal Reserve di Richmond, Jeffrey Lacker, aggiungendo che “in circostanze come queste, contenere le pressioni inflazionistiche deve essere l’obiettivo primario”.
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L’esponente Fed, componente del direttivo della Banca centrale Usa che prende le decisioni di politica monetaria, ha lasciato quindi intendere che la Banca centrale Usa proseguirà anche nella prossima riunione di giugno in quel trend rialzista dei tassi portato avanti senza interruzioni da giugno 2004. Le dichiarazioni di Lacker sono le prime dopo che la Fed la scorsa settimana ha detto nel suo comunicato post decisione tassi che “ulteriori manovre sui tassi dipenderanno da ciò che emergerà dai prossimi dati congiunturali relativi a crescita economica e andamento dei prezzi”.
Ieri il dato sull’inflazione di aprile negli Usa è risultato superiore al previsto (+0,3% dall’atteso +0,2% nell’indice ‘core’) e segnalato un’andamento dei prezzi in sostenuta crescita (soprattutto a causa del caro-petrolio e del rally delle materie prime) nei primi quattro mesi dell’anno, al tasso annuale del 5,1%. Dopo le dichiarazioni di Lacker, i rendimenti sui Titoli di Stato Usa a due anni, rimbalzano dai livelli minimi da due anni e si attestano al 4,95%.