(Teleborsa) – Per molte famiglie il 2010, dichiara Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum – si presenta più difficile del precedente anno. E anche se mettendo a confronto i dati dell’inflazione 2009 (+1,2%) con l’andamento delle retribuzioni emerge che queste ultime sono leggermente superiori (+1,9%), tale dato rischia di non essere veritiero poichè numerose sono le famiglie in cassa integrazione o senza posto di lavoro. La conferma alla nostra affermazione si ritrova nei drammatici dati sull’occupazione diramati nei giorni corsi dalla stessa Istat. L’inflazione all’1,2% è quindi un segno tangibile della grave recessione che sta colpendo le famiglie, molte delle quali sono in difficoltà nel pagare le bollette della luce e del gas. Indispensabile a questo punto un sostegno dei consumi sia attraverso gli ammortizzatori sociali sia attraverso una detassazione mirata sui bassi redditi. Adiconsum pone al Governo anche il problema dei forti aumenti che si registrano nel settore dei trasporti e dei carburanti. Ricordiamo l’impegno preso dal sottosegretario Saglia di varare un provvedimento che imponga alle compagnie petrolifere non più variazioni quotidiane del prezzo alla pompa, ma periodiche per consentire un maggior controllo un efficace contrasto alle speculazioni. Sui trasporti resta indispensabile un’Autorità di settore che vigili sulla libertà di aumenti ripetuti e ingiustificati, come quelli adottai da Trenitalia nell’ultimo anno.
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