NEW YORK (WSI) – L’indice alternativo all’ISM si è mosso come il suo omologo fino al periodo a cavallo tra il primo e il secondo trimestre del 2012. Da allora l’attività di fabbricazione di beni durevoli e oggetti metallici è stata decisamente più sottotono rispetto a quella indicata dall’ISM.
I motivi, elencati da Steve Kline Junior, direttore di Market Intelligence presso Gardner Business Media, il gruppo che effettua ricerche e stila un indice manifatturiero alternativo all’ISM, possono essere i seguenti.
Innanzitutto nell’indice di Gardner Business Media vengono calcolate anche le esportazioni che vengono contabilizzate come sottoindice dell’indicatore generale.
Inoltre l’indice ‘alternativo’ tiene conto anche tutta una serie di gruppi più piccoli che non vengono invece presi in considerazione nei calcoli dell’ISM.
L’ISM, poi, si limita a 300 aziende, che sono sempre le stesse ogni mese, mentre l’indice dei produttori di oggetti di metallo e beni durevoli è un sondaggio effettuato su un campione di circa 500 società.
In particolare negli ultimi 18-24 mesi l’indice per le aziende più piccole ha registrato un valore decisamente più basso di quello dei gruppi più attrezzati.
Negli ultimi due mesi l’indicatore delle aziende più grandi ha iniziato anch’esso a perdere quota. In questo senso l’indice di Gardner potrebbe servire da anticipatore dell’indice generale ISM. Sarà interessante vedere se i due torneranno a convergere.
Un’altra differenza tra i due è che l’indice alternativo non viene modellato a seconda dei fattori stagionali.
L’archivio di dati di Gardner comprende più di 100 mila aziende del settore manifatturiero, gran parte delle quali si occpa della produzione di beni durevoli. Più della metà fabbricano oggetti di metallo.
Il gruppo ha iniziato a calcolare il valore dell’indice della produzione di oggetti metallici da fine 2006. L’indice dei beni durevoli è invece partito nel 2011.
(DaC)