(Teleborsa) – Rafforzare la cooperazione economica e industriale, incrementare gli scambi commerciali attraverso la partecipazione delle imprese italiane al programma di sviluppo delle reti statali e autostradali previsto nel piano quinquennale del governo indiano. Sono stati questi gli argomenti al centro dell’incontro avvenuto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico tra il Ministro Paolo Romani e quello indiano per i trasporti, Kamal Nath. Nel corso del bilaterale, Romani ha proposto a Nath di creare un gruppo di lavoro congiunto che favorisca la presenza delle imprese italiane in India, a partire proprio dalla definizione del quadro regolamentare delle gare che assegneranno le grandi opere infrastrutturali. E’ inoltre stata decisa la stesura di un Memorandum of Understanding per la cooperazione sulla realizzazione di infrastrutture stradali che potrà essere siglato in occasione della prevista visita in Italia del Ministro per il Commercio indiano, Anand Sharma, in febbraio, oppure durante la prossima missione in India, guidata dal Ministro Paolo Romani e dalla Presidente Emma Marcegaglia. La missione, che si è ipotizzato potrà svolgersi nella prossima primavera, si concentrerà nei settori dell’automotive e relativo indotto, delle infrastrutture, del food processing e della progettazione. “L’India è un paese che offre molteplici opportunità alle imprese italiane – ha spiegato Romani – non è un caso se negli ultimi anni il nostro interscambio si è più che raddoppiato passando da 2,6 a 5,6 miliardi di euro. Adesso guardiamo con favore al piano indiano sulle infrastrutture, che ammonterà a oltre 640 miliardi di euro per il periodo 2013-2017. Un piano che, per le sole autostrade, prevede 51 miliardi di euro di investimenti pubblici entro il 2015: in appena tre anni dovrebbe essere edificate più di 35mila km di rete – un’estensione pari a un quinto dell’intera rete italiana. Le aziende italiane, grazie al loro know how, possono giocare un ruolo significativo su questo fronte ed è intenzione del governo accompagnarle lungo questo percorso. Allo stesso tempo, occorre un salto di competitività del nostro Paese per aumentare il numero di investimenti sul nostro territorio da parte di un gigante economico tra i più dinamici del mondo” ha concluso Romani. Nell’elenco dei Paesi europei che investono in India, l’Italia occupa il 12° posto. Dal 2003 al 2009, infatti, l’Italia ha accumulato in India uno stock di investimenti di 332 milioni di euro mentre lo stock di investimenti indiani in Italia, nello stesso periodo di riferimento, ammontano a 18 milioni di euro.