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India: Made in Italy, undici accordi firmati

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Parte in quarta l’operazione made in Italy in India. Da Fiat a Piaggio (vedere articoli in questa e nella pagina precedente), da Finmeccanica a Stm, da Eni a Carraro, passando per Pininfarina, Tecnimont fino ad Unicredit, è prestigiosa la lista degli accordi sottoscritti dalle aziende italiane in India, complice la missione economico-diplomatica del governo Prodi nel sub-continente. Undici sono gli accordi e i memorandum d‘intesa che alcune griffe dell’imprenditoria italiana siglano con la controparte indiana. Con l’India, spiega il premier Romano Prodi, “lavoreremo soprattutto su tre fronti: infrastrutture, politica commerciale, servizi finanziari e credito bancario”. Gli undici accordi siglati ieri spaziano a 360 gradi e includono il memorandum d’intesa tra Eni e l’Ongc nell’esplorazione mineraria. Selex Sistemi Integrati (Finmeccanica) sottoscrive una lettera d’intenti con la Bharat Heavy Electricals nel settore dei sistemi elettronici di difesa; analogamente, la veneta Carraro e la Mahindra decidono di esplorare una possibile alleanza commerciale finalizzata alla produzione di un nuovo trattore agricolo. Da altra natura invece i due accordi sottoscritti da STMicroelectronics e due università indiane e tra la Pininfarina e il National Institute of Design. Nella lunga lista di affari italo-indiani anche un memorandum d’intesa nel settore del risparmio gestito tra Pioneer Investment (Unicredit) e Bank of Baroda, un joint venture agreement tra Elettronica Spa e Alpha design Technology e una dichiarazione d’intenti tra Tecnimont ed Engineers India per sviluppare possibili sinergie negli Emirati Arabi.