I rapporti di collaborazione tra Italia e India sono in rapida ascesa, ma sono ancora molte le opportunità commerciali da sfruttare. Lo rivela Assocamerestero, secondo cui nei primi nove mesi del 2006, a confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, il nostro export cresce del 23 per cento sfiorando 1,5 miliardi di euro; il nostro import del 29 per cento per un valore di circa 2 miliardi. Al contempo il nostro saldo peggiora del 41 per cento, a dimostrazione di quanto l’economia indiana si stia dimostrando forte, con una crescita da qui al 2009 dell’8 per cento all’anno. Proprio delle possibilità che questo Paese offre per i nostri imprenditori discutono di recente in un incontro tra il ministro per il Commercio internazionale, Emma Bonino, e il presidente della Camera di commercio italiana a Mumbai, Narinder Nayar. L’Italia è per l’India il quarto partner commerciale più importante all’interno della Ue, ma si ferma solo all’undicesimo posto per quanto riguarda gli investimenti esteri diretti. Attualmente sono circa 200 le aziende italiane di grosse dimensioni presenti nel Paese, attive soprattutto nei settori del tessile, della meccanica, delle infrastrutture, della chimiche. In forte crescita è l’information technology (It). L’India è il terzo Paese al mondo per numero di ingegneri e personale specializzato in It e il numero dei laureati cresce a un ritmo del 6,5 per cento all’anno. Inoltre i 5 distretti dell’It attraggono il 65 per cento del mercato mondiale di questo settore. La nostra Camera di commercio è coordinatrice del progetto Automotive-It, che vede coinvolti centri di ricerca di tutto il mondo e partner privati.
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