Società

IN SOLE SEI MOSSE L’ITALIA DIVENTERA’ BENGODI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) – Il Financial Times dice che l’Italia scivolerà nel caos, il New York Times che Prodi varerà il governo. Il collega Munchau è persuaso che l’Italia sia in un abisso, Die Welt e Die Zeit che la dialettica democratica tra centrosinistra, Berlusconi e Ciampi sia sana (fidatevi, gli editoriali per il Times e i fogli tedeschi li ho scritti io).

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

E’ sempre meraviglioso vedere come la nostra, smarrita, classe dirigente consideri la stampa estera anatema o placebo se, via via, corrobora o diverge dalle tesi di convenienza. Il mondo ci guarda e giudica come crede, può azzeccarci o sbagliare, non per occulti interessi ma per giudizi soggettivi di cui va tenuto conto, perché per i paesi, come per gli individui, la reputazione è importante.

Io leggo dunque con scrupolosa diligenza quel che dicono gli addetti ai lavori e, fra tutti gli editoriali, prediligo quelli degli economisti capaci di indicare a colpo sicuro dove, e come, andrà il mondo, preoccupati di offrire al presidente Prodi e alla sua, esile, maggioranza vademecum rigorosi, certi che basterà seguirli pedissequamente per far scoppiare un nuovo boom. Il più rigoroso è il professor Alberto Alesina, ritratto sui rotocalchi «kalos kai agatos », come volevano i greci antichi, virtuoso e di bell’aspetto.

Dall’Mit di Boston («il prestigioso Mit» chiariscono le didascalie) Alesina sa come salvare l’Italia, in sei mosse, come gli scacchi sulla Settimana Enigmistica : 1) ridurre il cuneo fiscale sul costo del lavoro; 2) tagliare la spesa pubblica; 3) riformare il sistema fiscale; 4) liberalizzare i servizi e le professioni; 5) migliorare il mercato del lavoro; 6) abbattere il costo di aprire e gestire un’azienda. «Queste riforme vanno varate in fretta» e se l’Alitalia, per esempio, «deve fallire che fallisca». Manca solo che il professor Alesina aggiunga, 7) spazzolino e filo interdentale dopo ogni pasto, 8) dieta rigorosa, senza fumare, né bere, 9) palestra e nuoto, 10) presto a letto e presto in piè, e il decalogo sarebbe completo.

Il lettore non pensi che, se scherzo, è perché non credo nel metodo Alesina: tutto al contrario, lo condivido e promulgo e, da anni, ne leggete analoghe, artigianali, versioni su queste colonne. I guru che imboccano il futuro governo devono però fare ora un esame di maturità, capire che è troppo facile porgere ricette arcinote, tutti sappiamo che la carbonara è meno salutare del merluzzetto lesso.

La loro dottrina dovrebbe essere meglio spesa, nell’indicare come il recalcitrante paziente Italia può essere indotto a bere l’amara, e indispensabile, medicina. Il medico che lasciasse i farmaci sul tavolo, ignorando se poi il malato davvero li assume o se è in grado, per cultura e stile di vita, di seguire la terapia, non è un bravo medico e non guarisce.

Da Alesina, come dagli altri economisti prodighi di formule in queste ore, ci aspettiamo di più che non le regole del gioco del calcio: la loro expertise deve suggerire schemi flessibili, originali, che, tenendo conto dei giocatori della squadra Italia, le permettano di vincere nel campionato globale. Se non vogliono apparire insieme baronali e innocui, devono spiegare all’opinione pubblica i vantaggi delle riforme proposte, spesso dolorose.

Il vecchio presidente Kennedy diceva, «datemi un economista con una sola parte» stufo degli esperti che a ogni riforma si schermivano «da una parte ebbene sì, ma dall’altra no, mai». Chi vuole aiutare il Paese, non può accontentarsi di mandare per email sussiegose cartoline illustrate «Cari amici, seguite il mio Manuale d’Economia, capitoli IV e V e fate gli esercizi da pag. 20 a pag. 25». Deve farsi carico del dolore umano e sociale delle riforme proposte, delle ansie e delle paure diffuse, indicando con serietà i vantaggi futuri, parlando con modestia a concittadini responsabili, non a studenti un po’ fessi. O finisce come in Francia.

Copyright © La Repubblica per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved