Milano – Sembra avviata a dominare la seduta di oggi la tematica greca, con il timore che ritornino a galla i problemi del debito della zona euro e che Atene, soffocata nella morsa del debito, possa decidere lasciare la moneta unica, ipotesi avanzata venerdì da un articolo sulla stampa tedesca e poi smentita sabato dal primo ministro greco Papandreou.
A Basilea si tiene la riunione bimestrale dei governatori della Banca internazionale dei regolamenti, e Trichet probabilmente farà il punto sullo stato della ripresa economica globale e del settore finanziario internazionale nella conferenza stampa che terrà in qualità di presidente della Bri.
L’istituto centrale giapponese ha pubblicato i verbali della riunione di politica monetaria 6 e 7 aprile, dove emerge la difficoltà di determinare quando cesseranno le limitazioni alla fornitura di componentistica all’industria, causata dal sisma di marzo.
In Germania la bilancia commerciale (diffusa stamane) mostra a marzo un avanzo di EUR15,2 mld, dato superiore alle attese degli analisti che erano pari a EUR11,8 mld, e dopo i EUR11,2 mld di febbraio. Le esportazioni sono salite su mese del 7,3%, le importazioni del 3,1%.
Pochi i dati macro in agenda oggi, tra cui l’indice di fiducia Sentix di Eurozona atteso in leggero calo a 13,9 pts. Il cambio Eur/Usd è sceso a 1,44 mentre il petrolio Wti è scambia sotto i USD99 al barile. Positiva stamane l’apertura sull’obbligazionario EU, con il future sul Bund tedesco a 123,75 (+0,25%).
APERTURA DEI MERCATI
Avvio di settimana in calo per le borse europee dopo il close in denaro di venerdì di Wall Street (Dow Jones +0,43%, S&P500 +0,38%, Nasdaq100 +0,34%) e quello contrastato stamane delle principali piazze asiatiche (Nikkei -0,66% mentre Hong Kong guadagna al momento circa mezzo punto percentuale).
Deboli quindi i principali listini; le incertezze sulla sostenibilità del debito greco hanno infatti riacceso i timori per la crisi debitoria della zona euro.
Il gruppo tedesco delle riassicurazioni Munich Re ha archiviato il 1Q11 con una perdita di EUR948 mln, contro l’utile di EUR485 mln dello stesso periodo del 2010, a causa dei costi particolarmente rilevanti dovuti alle catastrofi naturali. Il dato è comunque migliore del consenso che prospettava un rosso di EUR1,09 mld. Sull’intero anno, il gruppo ha confermato gli obiettivi, dichiarando che si aspetta un utile record.
L’agenda societaria prevede oggi lo stacco dividendi di molti titoli minori, tra cui Aeroporto Firenze, Amplifon, Ascopiave, Banca Ifis, Banca Profilo, Beni Stabili, Brembo, Cairo, Cattolica Ass, Interpump e Ternienergia, ed i CdA sui risultati del primo trimestre 2011 di Mondadori, Cementir, Dmail, Edison, Fiera Milano, Molmed, Monrif, Pierrel, Poligrafici Editoriale, Toscana Finanza, Vianini Lavori e Yoox. All’estero sono invece in arrivo i risultati di Solvay, Sumitomo Corp, Thomas Cook, Toshiba e Tyson Foods.
EVENTI SOCIETARI
BPM (EUR2,272): S&P ha rivisto l’outlook a ‘stabile’ da ‘negativo’. Ha confermato le indiscrezioni stampa relative all’eventuale revisione delle condizioni del prestito convertendo che sarà all’esame del CdA il prossimo 12 maggio.
FIAT (EUR7,31): ha mantenuto ad aprile la prima posizione nel mercato auto brasiliano vendendo 60.452 veicoli, anche se in calo del 6,3% rispetto a marzo.
TELECOM ITALIA (EUR1,008): a chiuso il primo trimestre con dati organici deboli, tutto sommato in linea con le previsioni, e un mobile domestico che ha registrato un calo dei ricavi a doppia cifra. L’AD ha dichiarato in un’intervista che non serve un aumento di capitale e ha ribadito che intende portare il debito netto sotto i EUR30 mld entro l’anno. Marco Fossati, azionista con il 5% circa, ha detto che se il gruppo varasse un aumento è pronto a sottoscrivere, sempre che sia chiaro il motivo della ricapitalizzazione.
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