In quali azioni italiane investire? Aggiornamenti per il portafoglio “Valore Italia”
MILANO (ADVISE ONLY) –
Nel 2011 ho realizzato un portafoglio di investimento di soli titoli azionari italiani sul nostro sito www.adviseonly.com, nella sezione Analisi Mercati/Idee d’investimento. Se volete approfondire, qui potete leggere il post relativo all’ultimo aggiornamento, oppure potere accedere direttamente al portafoglio: “Valore Italia“.
Il portafoglio è di dimensioni contenute (massimo una quindicina di titoli) ed è stato creato e ribilanciato utilizzando solo indicatori fondamentali che consentono, o dovrebbero consentire (questo è oggetto di monitoraggio), di individuare titoli di valore rispetto al loro prezzo di mercato. L’idea era ed è quella di verificare sul campo la bontà dell’approccio “Value” negli investimenti.
Come è stato realizzato il portafoglio lo vedremo dopo, adesso concentriamoci sui risultati.
I risultati di Valore Italia
Dopo la buona performance da inizio anno, anche e soprattutto se rapportata al rischio, e le valutazioni interessanti dei mercati azionari, è giunto il momento di aggiornare la composizione del portafoglio.
Il portafoglio Valore Italia possiede una storia (“track record”) di un paio d’anni, sulla base della quale è possibile esprimere le prime valutazioni. I risultati in termini di rischio e performance sono complessivamente positivi e sono riportati nella tabella a seguire.
Ecco il grafico dell’andamento del portafoglio Valore Italia rispetto al l’ETF iShares FTSE MIB (cliccate e accedete al sito per approfondire lo strumento), rappresentativo del mercato azionario italiano.
Andamento del valore del Portafoglio rispetto all’IShares FTSE Mib (normalizzati su base 100)
Clicca per ingrandire
Valore Italia |
ISHARES FTSE MIB |
|
Performance da avvio |
18,60% |
15,36% |
Performance ultimi 6 mesi |
12,59% |
14,22% |
Volatilità storica da avvio |
16,89% |
28,04% |
Performance da avvio /volatilità storica |
1,10 |
0,55 |
Prezzi di fonte Thomson Reuters, elaborazioni Advise Only, dati aggiornati alla chiusura del 20 settembre 2013; performance lorde di fiscalità.
L’approccio “value” negli investimenti
La selezione delle azioni del portafoglio si basa su indicatori fondamentali ampiamente diffusi nella pratica professionale e riconosciuti anche a livello accademico. I più importanti e i più noti tra questi indicatori sono il Rapporto Price/Earning (cioè il rapporto prezzo/utili o P/E) e il dividend yield, cioè il rendimento in termini di dividendi.
A complemento dei due indicatori sopra elencati, sempre efficaci (e carichi di buon senso economico), ho considerato anche:
- misure di redditività come il ROE ed il ROA;
- misure di solvibilità e buona struttura del capitale
- i “liquidity ratios”, che esprimono la capacità dell’impresa di soddisfare debiti correnti attraverso crediti correnti (si mettono a rapporto le passività correnti con le attività correnti);
- “debt ratios”, cioè indici che esprimono il livello d’indipendenza finanziaria di un’azienda;
- misure di solvibilità pura come lo Z-score di Altman, che misura la probabilità di default di un’azienda;
- indicatori classici utilizzati in modo non convenzionale, ma coerente con l’esperienza empirica e la finanza comportamentale (sul punto consiglio caldamente il libro di James Montier “Behavioural investing: a practictioner’s guide to applying behavioural finance”) – noi prediligiamo titoli con un Beta (un indicatore di reattività secondo la teoria classica) basso, a prescindere dalle condizioni di mercato;
- buona capitalizzazione di Borsa;
- come criterio di controllo ho scelto titoli che ottengono buoni giudizi da parte degli analisti azionari intervistati da Bloomberg.
Giusto per non essere travisato: il portafoglio è la semplice dimostrazione di come, utilizzando dei criteri professionali solidi, semplici e di buon senso, si possa comporre un portafoglio d’investimento alla portata di molti risparmiatori. Trattandosi di un portafoglio in azioni, il rischio è alto e si presta a investitori con buona propensione al rischio e orizzonte temporale lungo (a proposito, consiglio di effettuare il Test del DNA finanziario). Anche in tali condizioni, sconsiglio d’investire tutto il patrimonio nello stesso portafoglio.
Giusto per curiosità: il portafoglio gemello in una pura logica Buy & Hold (non ho mai cambiato la composizione dalla data di creazione), si chiama “Value” ed è anch’esso condiviso in Community. Il portafoglio Value ha registrato una performance ancora superiore tenuto conto del rischio, da quando è stato creato.
Clicca sull’immagine, apri il portafoglio Valore Italia