(Teleborsa) – Prevale il segno meno in chiusura tra le principali borse del Vecchio Continente, che scontano l’umore negativo di Wall Street sui timori per un rallentamento dell’economia. A poco sono serviti i numerosi dati macro diffusi oggi oltreoceano, in particolare quello sulla fiducia dell’Università del Michigan migliorato oltre le attese. Senza infamia a senza lodo le vendite al dettaglio e i prezzi al consumo che comunque, almeno per questa volta, non hanno deluso gettando nel panico i listini. La debolezza di Wall Street e il ritorno dei timori per i problemi di debito sovrano dell’Irlanda hanno oscurato i positivi dati sui PIL europei di oggi, che vedono la ripresa del Vecchio Continente ormai in pista. Da segnalare in particolare la forte crescita del Pil della Germania nel 2° trimestre dell’anno e gli incrementi dell’economia francese e spagnola. Sempre depresso l’euro nei confronti del dollaro, con il cable eur/usd a 1,2764 usd. Secondo alcuni esperti alcuni fondi hedge sarebbero pronti a tornare a scommettere contro la divisa del Vecchio Continente, visto anche che molte banche irlandesi continuano a traballare e che l’economia della Grecia resta in forte difficoltà. Ancora offerto il petrolio che viaggia a 75,29 dollari al barile. Tornano in verde nel pomeriggio solo Londra +0,18% a 5.275 e Zurigo +0,25% a 6.295. Sulla parità Amsterdam a quota 323 punti, mentre chiudono in rosso Bruxelles -0,81% a 2.485, Madrid -0,64% a 10.275, Francoforte -0,40% a 6.110 e Parigi -0,28% a 3.610.
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