(Teleborsa) – In ripresa a luglio l’attività manifatturiera europea secondo quanto emerso dai dati dei PMI dei principali paesi del Vecchio Continente. In Italia l’Indice PMI manifatturiero di luglio è risultato in leggero aumento a 54,4 punti rispetto ai 54,3 del mese precedente. Questo miglioramento è dovuto soprattutto ad un’accelerazione della crescita della produzione ed al primo incremento dei livelli occupazionali dall’inizio del 2008. Sale il PMI manifatturiero dell’Area Euro che a luglio si porta a 56,7 punti rispetto ai 55,6 di giugno. Si tratta del livello più alto degli ultimi tre mesi. L’indice PMI del settore manifatturiero in Germania balza a 61,2 dai 58,4 precedenti. In lieve crescita il PMI della Spagna da 51,2 a 51,6 mentre quello della Grecia balza a 45,3 da 42,2 di giugno. In controtrend l’indice PMI del settore manifatturiero in Francia che si attesta a luglio a 53,9 dai precedenti 54,8. Si tratta del livello più basso degli ultimi dieci mesi. Il calo riflette il rallentamento dell’output e dei nuovi ordini e al peggioramento dell’impiego. Scende anche il dato irlandese, per il secondo mese consecutivo portandosi a 51,4 da 51,8. In Europa, quindi la crescita sembre essere in ripresa al contrario di quanto evidenziato stamane da due diversi report sul PMI manifatturiero cinese, che hanno evidenziato un rallentamento della crescita della Cina in luglio. Il primo indice PMI, elaborato dalla China Federation of Logistics & Purchasing, indica un indebolimento dell’indice dei direttori acquisto nel manifatturiero a 51,2 punti dai 52,1 di giugno. L’altro report, elaborato da HSBC, indica una flessione a 49,4 dai 50,4 precedenti, scendendo così sotto la soglia dei 50 punti che separa l’espansione dalla contrazione. Il calo era comunque atteso dagli analisti.
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