(WSI) –Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva comportando un restringimento dello spread 2-10 anni. In calo anche gli spread sui titoli periferici, mentre i listini azionari hanno chiuso la sessione in rialzo. L’andamento dei mercati è stato guidato in parte dal buon esito dell’operazione a tre mesi della Bce che ha visto collocare 131,9 Mld€ a 171 banche, molto meno rispetto a quanto atteso dal mercato.
Una forte richiesta di capitali avrebbe indicato un aumento delle difficoltà da parte degli istituti nel rifinanziarsi sul mercato. Ricordiamo inoltre che l’asta era particolarmente attesa in vista del rimborso di oggi da 442 Mld€ dell’asta a 12 mesi effettuata nel 2009. L’asta tedesca sul titolo a due anni ha registrato una domanda superiore all’offerta, sebbene il bid-to-cover sia risultato più basso rispetto alla precedente asta.
Oggi invece è attesa l’asta in Spagna sul titolo a cinque anni per 2,5-3,5 ed in Francia fino a 7,5 Mld€ per titoli ad 8, 10 e 16 anni. L’asta spagnola assume particolare rilevanza soprattutto dopo che ieri Moody’s ha dichiarato di aver messo sotto osservazione il rating spagnolo Aaa per un possibile downgrade. La revisione dovrebbe essere completata nei prossimi tre mesi.
Relativamente agli stress test, segnaliamo una bozza del Comitato economico e finanziario ottenuta da Reuters secondo cui il numero di banche da sottoporre a test dovrebbe essere aumentato (il numero iniziale era di 25). I test inoltre dovrebbero tenere conto delle pressioni sugli asset sovrani e pubblicati nella seconda metà di luglio con il consenso di tutte le banche prese in esame e la spiegazione di metodologia e dettagli su scenari macroeconomici e tassi di perdita.
La Commissione europea ha approvato la proposta presentata dal commissario Rehn sulla governance economica e sulla supervisione dei bilanci pubblici. Tra gli obiettivi vi è il rafforzamento del patto di stabilità e la correzione degli squilibri macroeconomici. Proposte formali a riguardo dovrebbero essere presentante tra settembre ed ottobre, mentre la commissione si aspetta che l’Ecofin di luglio possa già confermare il lancio del ‘semestre europeo’ nel 2011, durante il quale gli stati membri dovranno presentare a Bruxelles le leggi di bilancio prima che siano presentati ai propri parlamenti.
Infine segnaliamo che in Svezia la Banca centrale ha alzato il tasso di riferimento di 25 pb a 0,5%. Negli Usa tassi di mercato in lieve calo con lo spread 2-10 anni passato a 232 pb da 235pb. I listini azionari hanno chiuso la sessione in calo dopo una partenza incerta. A penalizzare in serata i mercati azionari è stata la notizia della revisione del rating della Spagna.
In calo l’indice Pmi di Chicago (59,1 da 59,7) che ha visto un calo degli ordinativi e delle scorte, mentre è salita la produzione. La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato la riforma del sistema finanziario, mentre il Senato, ha spostato la votazione a dopo la pausa del 4 luglio. Il portavoce del Senato ha spiegato che alla base di questa decisione c’è la mancanza di collaborazione da parte dei repubblicani.
Valute: ieri il buon esito dell’operazione di rifinanziamento della Bce ha favorito un apprezzamento dell’euro verso dollaro. La resistenza è confermata a 1,2280-1,23, mentre il supporto si colloca a 1,2150. Secondo il report trimestrale del Fmi la quota di dollari di riserve mondiali nel primo trimestre è scesa al 61,5% dal 62,1%, mentre quella di euro a 27,2% da 27,4%.
Il calo dei listini azionari ha invece favorito l’apprezzamento dello yen verso dollaro e verso euro. Verso dollaro il supporto si colloca a 88, mentre verso euro a 107,70. Deludente il dato cinese sul settore manifatturiero che ha accentuato i timori di un indebolimento della ripresa globale.
Materie Prime: in calo il prezzo del greggio Wti (-1,7%). Le scorte di greggio nella settimana conclusasi il 25 giugno sono scese oltre le attese, mentre sono salite quelle di benzina e distillati. In rialzo soprattutto gli agricoli guidati dal mais (+9%). Positivi anche gli industriali con il nikel che ha registrato la migliore performance del comparto con un rialzo del 3,5%. In leggero rialzo il prezzo dell’oro.
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