Predomina ancora l’incertezza a Piazza Affari e ilMibtel nella settimana appena trascorsa ha perso lo 0,74%.
Mentre il Numtel, grazie ad alcune sedute positive, chiude l’ottava a +1,77%.
I dati sull’occupazione americana e i timori di una recessione a causa del conflitto in Afghanistan non hanno aiutato i listini.
Anche se la Federal Reserve rassicura sul medio-lungo periodo e alcuni analisti sostengono che se non fosse incorso il conflitto la situazione sarebbe stata ancora peggiore.
I volumi però sono in calo (poco più di 2 miliardi di euro di controvalore giornaliero) e le vendite sono state condizionate dal dato tedesco dell’indice Ifo, in calo piu’ del previsto.
Un mercato che dunque si è definito con una caratteristica di irregolarità e molto influenzato dalle altre Borse, con una predominanza della speculazione che in queste situazioni sembra farla da padrone.
Il calo più netto lo ha registrato il titolo Eni (-7,76%) a causa del ribasso del prezzo del petrolio.
Mentre Enel ha perso il 3,25% dopo l’annuncio dell’acquisto di Camuzzi.
Nel settore i bancari bene Bnl con un +4,5% e in calo MontePaschi dell’1,52% per ipotesi di unione.
In recupero i telefonici: Olivetti +5,72%, Telecom +2,36%, Tim +3,60%.
E anche Pirelli recupera l’8,56%.
Fuori dalle blue chip Roma calcio a +1,32%.
Nel Nuovo Mercato BB Biotech a +2,32%, Tiscali perde il 2,56%.
Bene anche l’andamento di Mediolanum con un +9.79%