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(WSI) – In area Euro nel corso della settimana sono attesi i prezzi al consumo relativi al mese di aprile e numerosi indici di fiducia. Negli Usa la settimana sarà ricchissima di eventi e dati macro. Tra i più importanti segnaliamo la riunione della Fed relativa alla decisione sui tassi, il Pil relativo al primo trimestre ed i dati in arrivo dal mercato del lavoro.
Tassi di interesse: in area Euro negli ultimi 2 giorni i tassi di mercato sono rimasti stabili sul breve, mentre sono lievemente saliti sulla parte lunga della curva. Lo spread 2-10 anni è salito da 29 a 32pb. Trichet ha ribadito che l’attuale livello dei tassi viene ritenuto adeguato, poiché contribuisce a mantenere stabili le aspettative di inflazione. Nel frattempo sul monetario le tensioni sembrano persistere con l’Euribor a 3 mesi fissato al 4,847%, livello più elevato del 2008. L’indicatore di liquidità M3 a marzo ha rallentato il tasso di crescita al 10,3% a/a dal precedente 11,3%. Continua però ad accelerare la controparte relativa ai prestiti alle istituzioni non finanziarie (+15% a/a dal 14,8%). Tale trend di crescita potrebbe non essere valutato positivamente dalla Bce. Sul decennale la resistenza oggi si colloca al 4,24%, supporto al 4,12%.
Negli Usa i tassi di mercato sono saliti nelle ultime due sessioni soprattutto sulla parte a breve della curva. Lo spread 2-10 anni è calato da 154 da 145pb. I listini azionari sono cresciuti a livello globale su aspettative che il momento peggiore della crisi creditizia sia passato, sebbene i consumatori Usa continuino ad essere piuttosto pessimisti. La fiducia dei consumatori stimata dall’università del Michigan ad aprile si è mantenuta sui livelli più bassi degli ultimi 26 anni. Questa settimana si terrà la riunione della Fed nella quale il mercato sconta ampiamente un taglio dei Fed Fund da 25pb. Secondo il consensus potrebbe trattarsi dell’ultimo taglio con la Fed che potrebbe segnalare una pausa. Sul tratto decennale i livelli di resistenza si collocano al 3,91% e 3,96%.
Valute: marcato apprezzamento del Dollaro vs Euro su attese che la Fed effettui l’ultimo taglio dei tassi questa settimana e l’Ifo tedesco calato ai minimi da oltre 2 anni nella componente aspettative sembra prevedere un rallentamento in Europa nei prossimi mesi. Per questa settimana saranno da monitorare i supporti 1,5550 ed 1,55. La rottura al ribasso di quest’ultimo livello potrebbe portare ad un movimento fino area 1,5350 circa. Per oggi la resistenza più vicina si colloca tra 1,5710 ed 1,5750. Il rialzo della borsa giapponese ha favorito il deprezzamento dello Yen soprattutto verso Dollaro. Il cross sembra avviato a testare l’area di resistenza collocata a 105-105,50. Verso Euro il cross continua ad avere la resistenza principale a 165. Il livello importante di supporto si colloca a 161,50 circa, con supporto intermedio a 162,70.
Materie Prime: nuovo record del greggio Wti poco al di sotto dei 120$/barile dopo che BP ha chiuso un oleodotto nel mare del nord e rinnovate tensioni sono avvenute nel delta del Niger dove la produzione è calata del 50% dal 25 aprile. In rialzo i metalli industriali ad eccezione dell’alluminio (-0,2%) dopo che Southern Copper Corp ha annunciato un calo della produzione di rame e zinco nel primo trimestre. Anche gli scioperi in corso in America Latina hanno contribuito al rialzo del comparto. Tra i preziosi in rialzo l’argento (+1,1%). Deboli gli agricoli con i cali di soia (-1,7%), zucchero (-1,1%) e grano (-1,1%).
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