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IMPREVISTI O PROBABILITA’?

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – Tra le tante novità proposte sul mercato italiano, in tema di prodotti di investimento, nel corso degli ultimi anni ce n’è una che non solo ha resistito al passare della “moda” ma , grazie ad un mercato che ha ritrovato qualche buon motivo per tornare a salire, ha perfino potuto esprimere al meglio il proprio potenziale. I prodotti a cui ci si riferisce sono i certificati chiamati Easy Express e sul mercato di Borsa Italiana se ne contano oltre una trentina. Benchè poco scambiati , alcuni di questi sono da seguire con attenzione per il loro profilo di rischio rendimento e soprattutto perché sono molto semplici da capire e da gestire.

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Ad esempio l’Easy Express su Telecom Italia con codice ISIN DE000SAL5CL5 prevede un livello barriera a 1,04 euro e con Telecom Italia a 0,966 euro è quotato a 78,05 euro. Il certificato scadrà il prossimo 6 luglio e se Telecom riuscisse a recuperare il livello barriera per quella data il guadagno espresso dal rimborso di 123,25 euro sarebbe pari al 57,91%. Tuttavia le probabilità che Telecom si trovi alla scadenza almeno a 1,04 euro sono scarse, ossia pari al 28,43% secondo l’indicatore di probabilità che verrà illustrato più avanti.

Va peraltro correttamente evidenziato che in caso di scadenza a questi prezzi, cioè a 0,966 euro, il rimborso pari a 69,50 euro comporterebbe una perdita di circa il 10%, ovvero dell’intero premio applicato dalla quotazione in virtù di una situazione ancora del tutto incerta. Scadrà invece il 21 giugno 2010 un secondo Easy Express ( ISIN DE000SAL5DZ3) con livello attivante dell’importo express posto a 0,8008 euro. In questo caso le probabilità suggerite dal CED|Probability ammontano al 55,03% e il guadagno sui 101,65 euro necessari per l’acquisto sarebbe del 23,46%.

Prima di vedere qualche altra buona situazione di mercato è il caso di approfondire il meccanismo che regola il funzionamento di questi certificati. Esso prevede che a scadenza si riceva il rimborso del capitale nominale (pari a 100 euro) maggiorato di un bonus, chiamato importo express, se il sottostante alla scadenza ( e solo in quel momento) viene rilevato ad un valore superiore alla barriera. L’importo express quindi viene corrisposto non solo se il sottostante ha registrato, rispetto allo strike, performance positive, ma anche in caso di performance negative se contenute entro una data percentuale.

Per le loro caratteristiche gli Easy Express possono essere considerati dei Bonus Cap che, rispetto ai classici certificati con barriera continua, sono caratterizzati da una barriera che vale solo a scadenza e consente all’investitore di non doversi preoccupare del rischio di “knock-out” in momenti di elevata volatilità come quelli vissuti nell’ultimo anno. Per capire quanto gli Easy Express possano essere utili in un portafoglio anche in fasi di mercato negative come quelle che sono state vissute e che potrebbero tornare a ripresentarsi, basti pensare che Il profondo calo dei mercati azionari ha causato l’evento knock-out per la quasi totalità degli strumenti dotati di barriera “disattivante” a rilevazione continua quotati al Sedex, mentre al contempo questa tipologia di certificati è riuscita a mantenere intatte le proprie caratteristiche peculiari fino ad oggi.

Anche questa tipologia di certificati, alla stregua dei Bonus Cap che tanto interesse hanno suscitato nelle ultime settimane ( come testimoniato dalle statistiche di Borsa Italiana), si presta ad un’analisi di rischio-rendimento. Infatti, dal momento che gli elementi caratteristici di un Easy Express possono essere considerati “fissi”, è possibile definire “rischio” la possibilità che a scadenza si verifichi l’evento barriera e “upside” il rendimento dato dal guadagno massimo derivante dall’incasso dell’importo express.

Ma mentre il rendimento è fisso ed è quindi di facile calcolo durante tutta la vita del certificato, il rischio che alla scadenza il sottostante si trovi al di sopra o al di sotto della barriera aumenta o diminuisce in funzione del tempo che passa, dell’andamento dei corsi azionari, della stima dei dividendi e dell’andamento della volatilità. E’ quindi bene soffermarsi sul concetto di rischio al fine di calcolare un’adeguata misura di probabilità di successo per questa tipologia di prodotto.

Per chi avesse già seguito quanto è stato proposto per i Bonus Cap, il “risk buffer” è un semplice indicatore di rischio utilizzato per tutti i prodotti con barriera continua. Si tratta di un indicatore sintetico che non è in grado di tenere in considerazione tutti gli elementi che influenzano direttamente o indirettamente il prezzo del sottostante e implicitamente quello del certificato.

Considerando poi le caratteristiche peculiari di tale prodotto si può affermare che non è in grado di esprimere la reale percezione di rischio per strumenti a rilevazione discreta della barriera. Certificati e Derivati ha pertanto creato un proprio indice di rischio per gli Easy Express, in grado di valutare la probabilità che a scadenza il sottostante si trovi al di sopra del livello barriera, evento che permetterebbe di incassare l’importo express. Il CED|Probability permette, quindi, di esprimere la reale percezione di rischio che accompagna gli Easy Express, tenendo conto sia della volatilità, del dividend yield e del premio al rischio che vengono automaticamente ponderati per la durata del certificato.

Tornando alle varie opportunità quotate sul mercato si segnala un Easy Express su Eni ( codice ISIN DE000SAL5CJ9) che il prossimo 6 luglio rimborserà 115,5 euro se il valore dell’azione sarà almeno pari a 17,23 euro. Adesso il titolo è a circa 18 euro e il certificato è quotato 106,2 euro : pertanto il guadagno che si potrebbe ottenere sarebbe pari all’8,76%. Le probabilità di successo sono al momento misurate in un 60,45%. Per chi fosse interessato a puntare su Enel spicca l’Easy Express con ISIN DE000SAL5EC0 che fra un anno esatto ( il 21 giugno 2010 precisamente) pagherà un rimborso di 127,5 euro se Enel si troverà almeno a 2,78 euro.

Il prezzo di mercato di questo certificato è di 105,45 euro e quindi il guadagno sarebbe del 20,91% in dodici mesi anche in caso di discesa del titolo Enel. Il CED|Probability, che è bene ricordare tiene conto anche dei dividendi e della volatilità, esprime un 59,42% di probabilità di successo. In tutti i casi è bene tenere in considerazione il premio che si paga e il rischio che in caso di livello finale del sottostante inferiore alla barriera si vada incontro ad una perdita anche consistente.

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