Impregilo, in una nota, “ribadisce di avere sempre adottato corretti e rigorosi criteri di valutazione per la redazione dei propri bilanci” e spiega alcuni dettagli in merito all’indagine in corso avviata dalla procura della Repubblica di Monza.
In particolare, si legge nel comunicato, “l’oggetto delle indagini in corso attiene solo l’iscrizione alla voce ‘Crediti verso parti correlate’ del credito verso la controllata Imprepar Spa, in liquidazione, facente parte dell’attivo patrimoniale della società”. Inoltre tale credito, “infruttifero a partire dal 24 febbraio 2003, data di messa in liquidazione della Imprepar, è iscritto nel bilancio al 31 dicembre 2003 per euro 288.205.000 tra i crediti immobilizzati poiché, secondo quanto previsto dal piano di liquidazione predisposto dal liquidatore, ne è fondatamente previsto l’incasso nel medio periodo, nonché per euro 7.862.000 dell’attivo circolante, trattandosi di crediti generatisi successivamente alla data di messa in liquidazione ed aventi scadenza a breve termine”.
La società nota anche che “il credito è sostanzialmente allineato al valore attuale al 31 dicembre 2003 dei flussi di cassa previsionali di Imprepar derivanti dalla liquidazione delle poste dell’attivo, dedotte le relative svalutazioni, tenuto conto dei previsti, in quanto obiettivamente stimati, valori di realizzo e tempi di incasso delle poste medesime.
Infine “sulla base dell’andamento del piano di liquidazione di Imprepar non sussistono elementi per variare le valutazioni adottate in occasione del suddetto bilancio”.