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IMMOBILIARE USA: PIGNORAMENTI IN CALO, MA NON BASTA

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In maggio i pignoramenti immobiliari negli Stati Uniti sono calati rispetto al mese precedente, ma sono ancora numerose le persone che fanno fatica a pagare le rate del mutuo, con il programma di salvataggio del presidente Barack Obama che non ha avuto il tempo necessario per mettere completamente le radici e iniziare a sortire i primi effetti positivi.

Secondo le cifre diffuse dalla societa’ di ricerche RealtyTrac, i pignoramenti immobiliari – l’atto iniziale di espropriazione dell’immobile – sono diminuiti del 6% il mese scorso, ma il numero di famiglie americane destinate a perdere la loro casa e’ aumentato del 18% rispetto all’analogo periodo di un anno prima, salendo al terzo maggiore livello mensile di sempre.

“Ci sono stati quasi un milione di notifiche di pignoramento negli ultimi tre mesi, e’ un dato che non ha precedenti”, ha detto in un’intervista Rick Sharga, vice presidente di RealtyTrac.

Una famiglia su 398 ha ricevuto una notifica di pignoramento in maggio, quando le richieste, che comprendono sia le notifiche di insolvenza che le aste delle case rimaste senza un proprietario, hanno interessato 321480 immobili.

Il numero di espropriazioni dell’immobile a favore delle banche e’ salito e dovrebbe crescere ancora nei prossimi mesi, perche’ si e’ conclusa la moratoria sui pignoramenti, ovvero il piano pensato per non mettere sul lastrico le centinaia di migliaia di proprietari di case che non ce la fanno piu’ a pagare le rate del mutuo.