Immobiliare Usa, pignoramenti bloccati in 23 stati

di Redazione Wall Street Italia
20 Settembre 2010 15:47

Sono 23 gli stati americani, inclusi Florida, New York e Connecticut, in cui i pignoramenti di case verranno fermati. A bloccare broker immobiliari e agenti dall’abituale procedura e’ Ally Financial, divisione di GMAC Mortgage (il quarto gruppo Usa che concede mutui immobiliari, pari a $26 miliardi nei primi sei mesi dell’anno).

La societa’ potrebbe “avere bisogno di assumere misure correttive legate ad alcuni pignoramenti” negli stati presi in considerazione, si legge in una nota di due pagine del gruppo ottenuta da Bloomberg. Il portavoce di Ally Financial James Olecki ha confermato i contenuti del documento. In pratica gli sfratti sono stati bloccati nei seguenti stati: Connecticut, Florida, Hawaii, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maine, Nebraska, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, North Dakota, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, South Carolina, South Dakota, Vermont, Wisconsin.

La societa’ ha anche fermato le vendite di case su cui il pignoramento era gia’ stato effettuato. Agli acquirenti verra’ comunicato che il gruppo si prende altri 30 giorni di tempo prima di chiudere definitavamente le attivita’ di compravendita. I potenziali compratori potranno sottrarsi dagli accordi presi per l’acquisto e vedersi restitutire la caparra gia’ versata.

GMAC e’ stata creata nel 1919 per fornire finanziamenti a chi acquistava un’auto General Motors. Nel 2008 e’ stata convertita in una banca e ha ricevuto oltre $17 miliardi di fondi governativi durante la crisi finanziaria del 2008. Continua a concedere prestiti e mutui.

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A prima vista la notizia potrebbe avere un impatto psicologicamente positivo sul mercato nel breve termine. Lo stop ai pignoramenti potrebbe significare che c’e’ maggiore disponibilita’ ad erogare finanziamenti anche se i titolari del mutuo hanno dimostrato di avere difficolta’ nell’onorare i loro impegni nei pagamenti delle rate.

Ma non sono da escludere affatto risvolti ben diversi. Le conseguenze per il mercato potrebbero essere negative se la notizia odierna viene collegata a quanto riferito da fonti di New York. La settimana scorsa un giudice della Florida sembra avere scoperto che JPM, in quanto fornitore di servizi per l’agenzia governativa erogatrice di mutui immobiliari Fannie Mae, ha commesso una frode pignorando cio’ che non le spettava.

Qualche operatore aveva osservato che “le implicazioni per l’andamento dei pignoramenti e dei REO (Real Estate Owne Property, si ha quando non si riescono a trovare acquirenti per case sotto pignoramento spingendo la banca a prenderne possesso per poi rivenderla) potrebbero essere notevoli mettendo a repentaglio l’attuale tentativo delle banche di nascondere nel modo piu’ silenzioso possibile quanto di non positivo c’e’ nei loro bilanci”. Tradotto: nascondere i “non performing loan”, ossia i crediti in sofferenza, in modo da non avere conseguenze diluitive sui bilanci.

La notizia di GMAC arriva dopo nemmeno una settimana da quella riguardante JPM. Sembra ci sia, anche in questo caso, puzza di attivita’ illegali. E potrebbe essere solo l’inizio. Gli osservatori del mercato si aspettano altri casi simili tra le societa’ erogatrici di mutui ora che il loro trucco e’ stato scoperto.