
Nuovo record negativo nell’ andamento dei prezzi delle case su base annua negli Stati Uniti. Nelle 20 maggiori aree metroplitane americane l’indice S&P/Case-Shiller sui prezzi delle case e’ sceso del 10.7% dal gennaio 2007, dopo un calo del 9% a dicembre. A gennaio il calo e’ stato del 2.4% rispetto al mese precedente. Sono ormai 13 mesi che si verifica una contrazione delle quotazioni sul mercato immobiliare Usa. Tutte le 20 citta’ del rapporto, esclusa una (Charlotte) mostrano cali significativi anno su anno a gennaio. In testa alla classifica negativa il vero e proprio crollo dei prezzi del 19.3% a Las Vegas e Miami. Si tratta del peggior calo da quando l’indicatore esiste, il che conferma quanto grave sia la recessione negli Stati Uniti.
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Il calo dei prezzi potrebbe continuare, per via dell’alto numero di insolvenze e bancarotte delle famiglie (2.2 milioni di americani a rischio in questi giorni) che non riescono a pagare le rate del mutuo e che saranno costretti a riconsegnare le loro proprieta’ alle banche. Gli istituti che elargiscono i mutui sono adesso molto piu’ selettivi dopo il disastro dei mutui subprime, quindi e’ molto piu’ difficile ottenre finanziamenti. Secondo Bloomberg, il calo dei prezzi ha anche un chiaro effetto psicologico e di conseguenza sull’economia reale: gli americani si sentono meno ricchi, di conseguenza consumano meno e non utilizzano le linee di credito che hanno la casa come collaterale. Anche perche’ il valore del mutuo supera il valore stesso dell’immobile.
Le prospettive future del mercato immobiliare americano dipendono anche dal mercato del lavoro. Utilizzando l’indice S&P/Case-Shiller a livello nazionale, i prezzi delle case sono saliti del 74% nei sei anni fino al 2006. Ma nello stesso periodo il reddito medio delle famiglie americane e’ salito solo del 15% (nessuno dei due numeri e’ corretto dall’inflazione). E’ proprio questo gap che ha reso impossibile per molti americani comprarsi una casa.
L’indice S&P/Case-Shiller e’ sceso quindi di circa il 10% dal picco storico, toccato a meta’ 2006. Ma i prezzi potrebbero scendere ancora, sostengono molti analisti. Un recente rapporto del Credit Suisse sostiene che i prezzi delle case devono scendere ancora del 40% nella grande area metropolitana di Miami, del 36% a Phoenix, in Arizona, del 26% a Los Angeles e del 20% a Las Vegas. Ma soltanto se i prezzi dovessero, in linea teorica, tornare allo stesso livello di crescita del reddito medio. Il che e’ poco realistico.
Negli Usa Lehman Brothers e’ tra le banche d’affari che prevede un calo totale da questi livelli, per i prezzi delle case, di un ulteriore 10%, utilizzando l’indice S&P/Case-Shiller. Lehman prevede che i prezzi toccheranno il bottom a meta’ di quest’anno per le case esistenti, mentre per le nuove costruzioni la previsione e’ un bottom verso il terzo trimestre 2008.
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