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IMMOBILIARE: QUANTO E’ SERIO IL CALO DEI PREZZI

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(WSI) –
Negli Usa atteso il principale dato anticipatore sul settore immobiliare, particolarmente importante in una fase in cui gli operatori sono alla ricerca di segnali più precisi su quando la crisi immobiliare avrà toccato il fondo.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un rialzo che ha interessato la sola parte a breve termine della curva, portando lo spread sul 2-10 anni sotto i 35 pb dai precedenti 40. Il rialzo è imputabile soprattutto alla ripresa dei listini azionari. Sul fronte macro i dati per l’intera area Euro sul mercato del lavoro e gli indicatori di fiducia sono rimasti pressoché in linea con i precedenti. Unica eccezione la fiducia dei consumatori che ha evidenziato un leggero peggioramento a conferma di come i consumatori inizino a temere il continuo rialzo dell’inflazione. Ieri inoltre Trichet nella conferenza successiva alla riunione del G-10 ha confermato i timori di spinte inflattive e di rischi al ribasso per la crescita per l’area Euro, ritenendosi soddisfatto delle correzioni in atto sul mercato monetario. Sul dieci anni il supporto e la resistenza restano rispettivamente a 4,12% e 4,19%.

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Negli Usa tassi di mercato in lieve calo con pendenza di curva sostanzialmente invariata, mentre continua la discesa dei tassi di mercato monetario. Ieri Lockart, membro non votante della Fed, ha dichiarato di non escludere ulteriori tagli dei tassi, dichiarandosi più preoccupato della possibilità di un aumento delle indicazioni di ulteriore rallentamento della crescita. Nel frattempo Bush ha annunciato l’intenzione di richiedere al Congresso il mantenimento a tempo indeterminato dei tagli alle tasse che dovrebbero scadere nei prossimi tre anni. I mercati azionari Usa hanno registrato una giornata di relativa stabilizzazione in chiusura, dopo il marcato recupero dei corsi negli ultimi minuti di contrattazione. Non si è arrestato invece il calo dei mercati azionari emergenti, con il relativo indice MSCI in territorio negativo (-1,43%). In questa fase gli operatori appaiono voler mantenere una posizione sostanzialmente attendista, in vista dell’importante discorso di Bernanke del prossimo giovedì. Rimane pertanto valida l’indicazione del forte supporto in area 4,75%-4,80% sul comparto decennale.

Valute: Dollaro in apprezzamento in chiusura verso Euro. Anche il biglietto verde sembra vivere una fase attendista in vista della seconda parte della settimana che potrebbe offrire spunti di maggior rilievo. In questo contesto il range di oscillazione si colloca tra 1,46 ed 1,4760 fino alle imminenze della riunione della Bce. Yen in deprezzamento verso dollaro ed Euro in attesa di un discorso di Fukui oggi a Parigi che potrebbe confermare l’aspettativa, ormai consolidata tra gli operatori, di un differimento dell’ipotesi di rialzo dei tassi a fine anno. Da un punto di vista tecnico è stata confermata la tenuta dei supporti a quota 108 e 160 rispettivamente vs. Dollaro ed Euro. Verso Euro possibile la continuazione della fase di deprezzamento fino a 161,80-162,15.


Materie Prime: le preoccupazioni sul rallentamento economico degli Usa e Europa hanno fatto scendere sotto 95$/b il prezzo del greggio WTI. In calo anche gli agricoli per le speculazioni che un rallentamento economico riduca la domanda di biofuel. Il calo degli energetici ha trascinato al ribasso anche i metalli preziosi. Da un punto di vista tecnico da notare come sia il mais sia l’oro abbiano continuato a testare i livelli massimi dei precedenti giorni, indicando la possibilità nel brevissimo termine di una possibile fase di assestamento dei corsi, in attesa anche di una dinamica più precisa del biglietto verde.

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