Roma – Per la prima volta nella storia gli asiatici hanno rappresentato la maggioranza degli acquirenti di nuove case vendute nel centro di Londra. E’ quanto risulta da una ricerca effettuata da Knight Frank e riportata da Bloomberg. Gli investitori sarebbero stati attratti dalla debolezza della sterlina e dal continuo aumento dei prezzi nei paesi di provenienza, aumenti che rischiano di trasformarsi in grosse bolle.
La percentuale degli acquisti asiatici è arrivata così al 59% del totale nei 6 mesi conclusi ad aprile, rispetto al 48% nell’anno precedente, secondo il report. Il valore delle proprietà acquistate è stato di $194 milioni solo negli ultimi due mesi, per la maggior parte focalizzati nel segmento delle case che hanno un valore compreso tra $650.000 e $1.650.000. Investimenti provenienti per lo più da Hong Kong (24% di tutti gli acquisti di proprietà appena costruite) e Singapore (12%), i due centri finanziari della regione. In evidenza anche la Cina, che ha contato per il 10%.
“Il tasso di cambio gioca un ruolo primario”, ha detto a Bloomberg Sebastian Warner, di Knight Frank. “Ha contribuito inoltre il surriscaldamento dei mercati domestici”.
La sterlina ha perso circa il 25% del suo valore dal picco del mercato immobiliare del Regno Unito registrato nel terzo trimestre 2007, rispetto a un paniere di valute. Per contro, nello stesso periodo di riferimento, il dollaro di Singapore ha guadagnato più del 50% contro la moneta inglese.
I prezzi degli immobili a Hong Kong sono balzati del 70% dagli inizi del 2009 e sono ora i più cari al mondo, secondo i valori che riporta Bloomberg, citando Savills Plc. Ma il rialzo sarebbe giunto al termine, con Barclays che stima una contrazione del 20% nel 2012 e del 10% nel 2013.
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