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Il trasporto della CO2 Lancio del progetto europeo COCATE guidato da IFP

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Il progetto di ricerca europeo COCATE, che è stato appena firmato e che inizierà nel gennaio 2010, affronta i problemi legati al lancio di un’infrastruttura di trasporto condivisa, capace di collegare le aeree geologiche di deposito con i diversi impianti industriali di medie dimensioni che emettono CO2 e che sono localizzati nelle immediate vicinanze geografiche rispetto alle aree di deposito. Guidato dalla IFP (Francia), il progetto riunisce otto altri partner del settore industriale e della ricerca: Le Havre Region Development Agency (Francia), Geogreen (Francia), Accoat (Danimarca), SINTEF Energy Research (Norvegia), DNV (Norvegia), TNO (Paesi Bassi), Port of Rotterdam NV (Paesi Bassi) e SANERI (Sud Africa). L’obiettivo del progetto COCATE è quello di analizzare le condizioni per il trasporto dei gas di scarico emessi dai diversi impianti industriali che emettono CO2, con lo scopo di unificare il processo di raccolta e di esportare delle grosse quantità di CO2 nelle aree di raccolta. Mentre le più grandi strutture industriali possono essere idonee grazie ai loro impianti per la raccolta ed il trasporto di CO2, ciò non può essere realizzato per le unità che emettono quantità minori di CO2 – comprese tra poche decine di migliaia e diverse centinaia di migliaia di tonnellate metriche – e per le quali l’investimento necessario non sarebbe economicamente vantaggioso. Queste unità devono quindi mettere insieme i sistemi di raccolta e trasporto di CO2 per poter tagliare sui costi e per rendere la CCS (Carbon capture and storage, cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica) una tecnologia accessibile. La regione Le Havre ed il porto di Rotterdam sono stati selezionati come aree di test per il lavoro di ricerca condotto dai partner che partecipano al progetto COCATE. L’infrastruttura di trasporto che è stata presa in considerazione include due tipi di reti: – una rete locale a bassa pressione per raccogliere i gas di scarico emessi delle diverse società industriali basate a Le Havre e per il trasporto dei gas nei diversi centri di raccolta, – una rete ad alta pressione per trasportare la CO2 raccolta nel porto di Rotterdam, per il deposito nei campi petroliferi o di gas esauriti del Mare del Nord. Verranno presi in considerazione sia programmi di trasporto attraverso condutture (CO2 nello stato supercritico superiore a 74 bar) che attraverso navi (CO2 trasportata in forma liquida refrigerata (-50°C, 7 bar o -30°C, 15 bar)), oltre che differenti sedi di deposito. COCATE esaminerà le limitazioni di carattere tecnico caratteristiche di ciascuna di queste due reti: – Per quanto riguarda le reti di raccolta verso la sorgente e a bassa pressione, i gas di scarico saranno trasportati verso l’unità per il trattamento nello stato in cui si trovano. Sarà importante assicurare che tale trasporto sia tecnicamente ed economicamente realizzabile (corrosione, instabilità, aspetti relativi alle dimensioni). – Per quanto riguarda la rete ad alta pressione che trasporta la CO2 raccolta, il lavoro di ricerca e sviluppo si concentrerà in particolare sugli effetti delle impurità contenute nella CO2 raccolta. Diversi tipi di impurità possono essere trovati nel gas da trasportare a seconda del tipo di tecnologia di raccolta e del carburante che vengono utilizzati. Saranno presi in considerazione anche gli aspetti relativi alla meccanica dei fluidi, alla corrosione e all’allineamento interno delle condutture. Questo lavoro sarà integrato da una valutazione dei rischi che fornirà dati ad uno strumento dedicato alla gestione della sicurezza, e dalla produzione di un modello di business relativo all’ottimizzazione dei costi e alla introduzione graduale della nuova politica d’investimento. Questo progetto di tre anni prevede un budget totale di €4,5 milioni, dei quali circa €3 milioni provengono dalla Commissione europea. Finora tutti i progetti di Ricerca e Sviluppo per il trasporto di CO2 si sono concentrati esclusivamente sulla CO2 emessa dalle principali industrie, in particolare le centrali elettriche. Essendo il primo progetto dedicato al problema del trattamento combinato della CO2, COCATE dovrebbe consentire ai siti di produzione di medie dimensioni, quando situati nella stessa area geografica, di ridurre le loro emissioni di CO2 nello stesso modo realizzato dai principali impianti industriali. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.

Contatto per la stampaAnne-Laure de Marignan – IFP – Tel.: 33 1 47 52 67 02presse@ifp.fr