(Teleborsa) – Il London Stock Exchange, società che partecipa in maggioranza in Borsa Italiana, a poco a poco smobilita le proprie strutture e delocalizza nei paesi a lingua anglosassone del lontano oriente. Millennium It, piattaforma elettronica che veicola tutte le operazioni di trading e post trading, ha già la sua sede in Sri Lanka e nelle idee dell’LSE c’è un graduale spostamento nel paese cingalese di gran parte dei segmenti che ricompresi nel settore dell’infomation technology. Millenium It è stata una grande svolta in termini di innovazione per il London stock exchange, avendola acquistata all’inizio dell’anno ad un prezzo relativamente basso (poco più di 20 milioni di Euro), ha apportato da subito incisivi miglioramenti in termini di velocità e affidabilità delle operazioni, oltreché permettere al sistema centrale di interfacciarsi con tutte le piazze mondiali. E però da poco che circolano voci che il discorso di delocalizzare le strutture elettroniche potrebbe essere esteso anche alle risorse umane e coinvolgere il personale tecnico basato a Milano. La delocalizzazione verso l’oriente ha ancor di più agitato le acque italiane, già mosse dai rumors riguardo una contrazione del personale impiegato per le mansioni ordinarie a Milano nonché da un possibile spostamento dell’attività di post trading sulla piazza Londinese. Piazza Affari non esiste più…sarebbe meglio dire Piazza per gli Affari britannici.