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Il tormentone degli investimenti ESG, cosa vogliono i clienti

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Il tormentone degli investimenti ESG, cosa vogliono i clienti

di Masja Zandbergen (Robeco)

L’investimento sostenibile è un tormentone che contiene tanti elementi diversi, e sempre più persone stanno cercando di scoprire cosa significhi realmente. Riscontriamo che molti individui sono ancora molto confusi, quindi diventa importante la necessità di definire uno standard. D’altra parte, non è realistico arrivare ad ottenerne uno unico, perché il mondo cambia continuamente.

Pensate a come il valore viene creato dalle imprese, e poi pensate a quali sono i principali elementi ESG che potrebbero influenzare la creazione di valore, come i diritti umani, gli standard lavorativi di base, l’ambiente, la lotta alla corruzione, il buon governo.
Per fare un esempio, come viene creato il valore nell’industria farmaceutica? Fanno della ricerca e sviluppo una delle attività chiave, investono molto denaro nella messa a punto di nuovi farmaci che stanno diventando sempre più costosi.
Sorge perciò una seconda domanda: quali sono gli effetti sociali? Stiamo vedendo che l’onere sanitario e i costi sanitari stanno aumentando enormemente. Di conseguenza, se si lega l’aspetto della creazione di valore di un’azienda farmaceutica – che sta investendo cifre ingenti nello sviluppo di nuove medicine e vuole ottenerne un ritorno – con il fatto che i costi sanitari stanno aumentando molto, il modo in cui queste società stanno prezzando i loro prodotti diventa una questione rilevante per gli investitori.

Investimenti ESG: servono standard chiari

Il bisogno di raggiungere uno standard comune nell’ESG è chiaro. L’UE sta definendo cosa sono le attività sostenibili. D’altra parte, dobbiamo continuare a rifletterci e cambiare il modo in cui concepiamo che queste aziende creino valore, e anche come ciò influenzi le società e l’ambiente intorno a noi. Si tratta di un nuovo modo di pensare, non possiamo arrivarci solo fissando uno standard. Inoltre, le persone attualmente più confuse sono quelle che hanno bisogno di raggiungere una maggiore conoscenza del problema, ed è questa la chiave per raggiungere gli obiettivi. Si tratta sia di definire uno standard preciso, ma allo stesso tempo diventa necessario tenere conto dei nuovi problemi che continuano a emergere.

Naturalmente, il fatto che gli investitori, gli asset manager e anche i regolatori siano così concentrati sull’ESG è una buona notizia. Integrando l’investimento sostenibile, c’è il rischio che finiamo per farlo per amore delle apparenze e perché tutti gli altri se lo aspettano, mentre ci dimentichiamo quali siano le vere ragioni per occuparsene.
Un esempio lo fornisce la società di dati finanziari FactSet, che ha osservato come più di una società su quattro dell’S&P 500 abbia citato il termine ESG nelle loro call sui risultati del quarto trimestre alla fine del 2020. Forse non è un grosso problema, ma il dato è superiore più di tre volte rispetto a un anno prima.

L’ESG sta diventando un’opportunità commerciale per molti gestori di fondi – tutti stanno saltando sul carro e la domanda è: con quali intenzioni? Devi sempre considerare l’impatto che stai avendo quando si tratta di investimenti sostenibili. E se il tuo unico obiettivo è quello di vendere più fondi, probabilmente tra cinque anni finirai per non essere selezionato da nessuno perché è necessario saper dimostrare qualcosa in più.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, se gli asset manager fossero spinti dai loro clienti ad avere sempre più investimenti sostenibili, allora tutto ciò andrà a beneficio collettivo.

Ma cosa vogliono di preciso i clienti?

Non esiste una soluzione unica valida per tutti. I clienti ora usano tutti i diversi tipi di data providers per vagliare i portafogli, per esempio. Non c’è un denominatore comune per definire se le aziende stanno integrando bene o male i princìpi ESG. La direzione verso l’impact thinking sta assumendo un’importanza fondamentale – quindi pensare a come i princìpi ESG possano influenzare la capacità di un’azienda nel creare valore; ma allo stesso tempo, come l’azienda è in grado di creare un impatto verso l’ambiente, la società e gli stakeholder in generale da una prospettiva ampia. In quel caso, avere certi standard diventa più facile.

È dunque molto facile riscontrare quanto una società investita in combustibili fossili, qual è la diversità di genere del consiglio di amministrazione di una società media di portafoglio, quali sono le emissioni di CO2 del portafoglio delle società in cui si investe; quindi misure davvero più concrete e oggettive che possiamo effettivamente utilizzare per misurare i portafogli. Ed è lì che il mercato si sta dirigendo attualmente.
Quindi, passando dall’uso dell’ESG come alfa per prendere decisioni di investimento meglio informate, metodologia che rimarrà ancora attiva, fino ad arrivare a guardare qual è l’impatto reale che stiamo creando investendo in certe aziende.