NEW YORK (WSI) – Anche le grandi aziende elettriche statunitensi guardano al sole. I dirigenti di società come American Electric Power e Southern Co., che intravedono una potenziale minaccia al loro modello di business che si basa sullo sfruttamento del carbone, stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di entrare nel mercato dei pannelli solari e della generazione distribuita, a scapito della produzione centralizzata.
A parlarne è il Wall Street Journal.
Finora, la produzione di energia elettrica da piccoli impianti (la cosiddetta generazione distribuita) è stata di solito appannaggio di nuove aziende che installano pannelli solari sui tetti, come la SolarCity Corp. Ma il mercato potrebbe presto trasformarsi.
“La generazione distribuita, da una parte, è una minaccia; dall’altra, è un’opportunità, perché il nostro business sta cambiando” ha detto l’amministratore delegato di American Electric Power, Nick Akins. Il Ceo, comunque, ha detto che una decisione in merito non sarà presa a breve; l’azienda, che ha il suo quartier generale a Columbus, in Ohio, ha speso la maggior parte del suo secolo di storia bruciando carbone, per fornire elettricità a 11 Stati, dall’Ohio al Texas.
Ma c’è già chi affronta il cambiamento: in Virginia, la Dominion Resources Inc., che fornisce elettricità con i suoi grandi impianti di produzione, ha ottenuto il permesso di installare pannelli solari sui tetti di attività commerciali e industriali; tra il 2013 e il 2014, Dominion dovrebbe spendere circa 80 milioni di dollari per costruire più di 20 impianti di piccola produzione. (TMNews)
