
New York – Un diamante è per sempre, recitava lo slogan di una romantica pubblicità. Ma i fidanzamenti talvolta non lo sono. Perché dunque aggrapparsi ai ricordi di una relazione andata male, quando invece è possibile monetizzare il pegno d’amore? In tempi di crisi sono sempre più numerose le donne, soprattutto in Nord America, che, per risollevare le sorti del proprio conto in banca, decidono di recarsi al banco dei pegni per “riciclare” i propri diamanti.
Una tendenza che sta creando non pochi problemi al settore, tanto più in un momento, come quello attuale, in cui trovare gemme di alta qualità è diventata un’operazione sempre più complicata.
Secondo gli esperti, il ritorno sul mercato di diamanti “di seconda mano” rischia, a dispetto della contrazione dell’offerta, di causare una stagnazione dei prezzi nel lungo periodo. A dire il vero, gli analisti hanno già stimato un calo delle quotazioni nel breve periodo a causa della riduzione dei redditi in Europa e Nord America. Ma secondo le previsioni di Chaim Even-Zohar, un esperto del settore, il fenomeno del riciclo determinerà nuove pressioni sui prezzi.
I numeri parlano chiaro. Dopo aver chiuso il 2011 a 15,2 miliardi di dollari, Il mercato dei diamanti grezzi potrebbe subire una contrazione del suo valore intorno al 10-13%. Allo stesso tempo, Even-Zohar prevede, sempre quest’anno, che torneranno sul mercato, tramite riciclo, diamanti per un ammontare complessivo pari i 1 miliardo di dollari. Una buona notizia per i futuri fidanzati.