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Il regime monocompressa a somministrazione giornaliera StribildTM di Gilead mantiene un’elevata

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Gilead Sciences (Nasdaq: GILD) ha annunciato in data odierna i risultati biennali (96 settimane) di due studi pivotali di fase 3 (Studio 102 e 103) in cui viene valutato il nuovissimo regime monocompressa StribildTM (elvitegravir 150 mg/cobicistat 150 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg) sviluppato dall’azienda per il trattamento dell’HIV nei pazienti con infezione da HIV-1 nuovi alla terapia. I dati mostrano che Stribild è risultato non inferiore, dopo due anni di terapia, a due regimi standard per il trattamento dell’HIV, Atripla® (efavirenz 600 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg), nello Studio 102, e un regime basato sugli inibitori della proteasi che prevede la somministrazione di atazanavir potenziato con ritonavir in combinazione con Truvada® (emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato), nello Studio 103. I risultati in questione sono stati presentati oggi durante una sessione orale dell’11° Congresso Internazionale sulla Terapia Farmacologica nell’infezione da HIV (HIV11) in corso a Glasgow, nel Regno Unito. “In questi studi, Stribild ha mostrato un profilo clinico deciso, considerando anche la notevole efficacia, sicurezza e resistenza dimostrati nel corso dei due anni di trattamento”, ha dichiarato Jürgen Rockstroh, medico nonché docente di medicina presso l’Università di Bonn (Germania) e principale sperimentatore dello Studio 103. “Stribild è stato inoltre associato a una minore incidenza di determinati effetti collaterali al sistema nervoso centrale rispetto ad Atripla e ha evidenziato un profilo lipidico favorevole rispetto al regime basato su atazanavir.” Stribild combina quattro composti in una singola compressa a somministrazione giornaliera: elvitegravir, un inibitore dell’integrasi; cobicistat, un agente potenziatore dell’azione farmacologica; emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Il regime è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense il 27 agosto 2012 per l’uso in adulti positivi al virus dell’HIV naïve al trattamento sulla base dei risultati di 48 settimane di terapia degli Studi 102 e 103. L’impiego commerciale di Stribild è attualmente oggetto di discussione nell’Unione Europea. Dallo Studio 102 è emerso che, dopo 96 settimane di trattamento, l’84 per cento dei pazienti trattati con Stribild (n=293/348) e l’82 per cento dei pazienti trattati con Atripla (n=287/352) hanno raggiunto un livello di HIV RNA (carica virale) inferiore a 50 copie/ml, in base all’algoritmo istantaneo della FDA (Intervallo di confidenza al 95 per cento per la differenza: da -2,9 a +8,3 per cento per Stribild rispetto ad Atripla; il criterio predefinito per la non inferiorità corrispondeva al limite inferiore del -12 per cento di un intervallo di confidenza bilaterale al 95 per cento). Analogamente, i risultati dello Studio 103 mostrano che l’83% dei pazienti trattati con Stribild (n=294/353) e l’82% di quelli sottoposti al regime basato sull’atazanavir (n=292/355) hanno raggiunto un livello di HIV RNA inferiore a 50 copie/ml, in base all’algoritmo istantaneo della FDA (Intervallo di confidenza al 95 per cento per la differenza: da -4,5 a +6,7 per cento per Stribild rispetto al regime basato sull’atazanavir; il criterio predefinito per la non inferiorità corrispondeva al limite inferiore del -12 per cento di un intervallo di confidenza bilaterale al 95 per cento). In entrambi gli Studi 102 e 103, il tasso di interruzione della terapia a causa di eventi avversi è risultato simile in tutti i gruppi di trattamento (5% per Stribild in entrambi gli studi a fronte del 7 per cento per Atripla e del 6 per cento per il regime basato sull’atazanavir). Gli eventi avversi più comuni manifestatisi in almeno il 10% dei pazienti trattati con Stribild nello Studio 102 sono stati diarrea, nausea, infezioni delle vie respiratorie superiori, cefalea, sogni anomali, astenia, depressione e insonnia; nello Studio 103 si sono registrati diarrea, nausea, infezioni delle vie respiratorie superiori, cefalea, nasofaringiti, depressione, mal di schiena e astenia. Nello Studio 102, durante le 96 settimane di trattamento, in occasione di ciascuna visita sono stati riferiti dai pazienti tassi notevolmente più elevati di sogni anomali e capogiri nel braccio Atripla, con il 14 per cento e il 4 per cento rispettivamente a fronte dell’8 per cento e dell’1 per cento dei pazienti che hanno manifestato gli stessi effetti nel braccio Stribild dopo 96 settimane. Analogamente, nello Studio 103, i casi di diarrea registrati sono risultati molto più numerosi durante le 96 settimane di terapia nel braccio trattato con atazanavir rispetto al braccio Stribild, con solo il 4 per cento dei pazienti Stribild a fronte di un 9 per cento dei soggetti trattati con atazanavir che hanno sperimentato lo stesso problema durante le 96 settimane. Anche la frequenza degli eventi avversi di grado 3-4 e le anomalie di laboratorio sono risultate paragonabili tra i regimi dei due studi. Nello Studio 102, però, i pazienti che assumevano Stribild hanno riferito durante le 96 settimane di trattamento tassi inferiori di effetti collaterali neuropsichiatrici (gradi 1-4) rispetto ai pazienti Atripla, tra cui sogni anomali (15 per cento per Stribild a fronte del 28 per cento per Atripla), capogiri (8 per cento vs. 25 per cento) e insonnia (11 per cento vs. 16 per cento). I pazienti sotto trattamento con Stribild hanno inoltre manifestato aumenti minori del colesterolo totale e LDL (lipoproteine a bassa densità o colesterolo “cattivo”) rispetto ai pazienti Atripla e, nello Studio 103, hanno riferito aumenti significativamente inferiori nei trigliceridi rispetto ai pazienti sottoposti al regime basato sull’atazanavir. Nel corso delle 96 settimane, inoltre, i casi di iperbilirubinemia di grado 3-4 sono risultati inferiori nel braccio Stribild rispetto al braccio basato sull’atazanavir (0,6 per cento vs. 65 per cento). Nel settembre 2012, Stribild è stato aggiunto alle linee guida del Dipartimento Americano per la Salute e i Servizi Umani (DHHS) come regime terapico “alternativo” per l’HIV per i pazienti mai sottoposti a trattamento. Sia Atripla che l’atazanavir potenziato con ritonavir in combinazione con Truvada sono elencati entrambi nelle linee guida come regimi di trattamento di prima linea “preferiti”. Stribild presenta un’avvertenza massima riguardo all’insorgenza di acidosi lattica/epatomegalia grave accompagnata da steatosi ed esacerbazione acuta post-trattamento dell’epatite B; si veda più avanti per le informazioni di sicurezza più importanti. Gilead ha iniziato recentemente lo studio WAVES di fase 3B, in cui Stribild viene valutato in confronto all’atazanavir potenziato con ritonavir in combinazione con Truvada in più di 500 donne positive al virus dell’HIV naïve al trattamento. Ulteriori studi di valutazione dell’efficacia e della sicurezza del passaggio a Stribild di pazienti sottoposti a trattamento di soppressione virologica sono in corso d’opera. Studio 102 Lo Studio 102 è una sperimentazione clinica randomizzata (1:1), in doppio cieco, di Fase 3, intesa a valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del regime Stribild (elvitegravir 150 mg/cobicistat 150 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg) (n=348) rispetto ad Atripla (efavirenz 600 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg) (n=352) in pazienti adulti con infezione da HIV naïve al trattamento con un livello di HIV RNA pari o superiore a 5.000 copie/ml. L’endpoint primario dello studio è costituito dalla percentuale di pazienti che raggiungono un livello di HIV RNA inferiore a 50 copie/ml dopo 48 settimane di trattamento, in base all’algoritmo istantaneo della FDA. Gli endpoint secondari sono intesi a valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dei regimi terapeutici nell’arco di un periodo di trattamento di 192 settimane. In linea generale, i pazienti nel braccio di trattamento Stribild presentavano un livello medio di HIV RNA pari a 4,75 log10 copie/ml e una conta media dei linfociti CD4 pari a 391 cellule/mm3. I pazienti nel braccio di trattamento Atripla presentavano invece un livello medio di HIV RNA pari a 4,78 log10 copie/ml e una conta media dei linfociti CD4 pari a 382 cellule/mm3. Considerando entrambi i bracci, il 33 per cento dei pazienti esibiva un livello di HIV RNA superiore a 100.000 copie/ml e, nella misura del 13 per cento, una conta dei linfociti CD4 pari o inferiore a 200 cellule/mm3. Dopo 96 settimane, l’aumento medio della conta dei linfociti CD4 è stato di 295 cellule/mm3 per i pazienti trattati con il regime Stribild e di 273 cellule/mm3 per i pazienti trattati con Atripla (p=0,19). I tassi di fallimento virologico sono risultati del 6 per cento per Stribild e dell’8 per cento per Atripla. Il 5 per cento dei pazienti trattati con il regime Stribild e il 7 per cento di quelli trattati con Atripla hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. Gli eventi avversi più comuni che hanno portato all’interruzione del trattamento con Stribild sono stati eventi renali, depressione e astenia. Tra le settimane 48 e 96 del trattamento, due pazienti in regime di Stribild hanno interrotto la terapia a causa dell’aumento della creatinina sierica in assenza di evidenze di tubulopatia renale prossimale, situazione migliorata in entrambi i pazienti dopo l’interruzione del trattamento. Le deviazioni medie dalla linea di base del colesterolo totale, dell’HDL (lipoproteine ad alta densità o colesterolo “buono”) e dell’LDL dopo 96 settimane sono risultate rispettivamente di +9, +6 e +9 mg/dl per il braccio Stribild e di +18, +8 e +16 mg/dl per il braccio Atripla (colesterolo totale, p<0,001; HDL, p=0,008; LDL, p=0,011). La variazione media dei trigliceridi è stata di +4 mg/dl per il regime Stribild e di +8 mg/dl per Atripla (p=0,41). Studio 103 Lo Studio 103 è una sperimentazione clinica randomizzata (1:1), in doppio cieco, di Fase 3, intesa a valutare l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del regime Stribild (elvitegravir 150 mg/cobicistat 150 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg) (n=353) rispetto all'atazanavir (300 mg) potenziato con ritonavir (100 mg) in combinazione con Truvada (emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato (n=355) in pazienti adulti con infezione da HIV naïve al trattamento con un livello di HIV RNA superiore a 5.000 copie/ml. L'endpoint primario dello studio è costituito dalla percentuale di pazienti che raggiungono un livello di HIV RNA inferiore a 50 copie/ml dopo 48 settimane di trattamento, in base all'algoritmo istantaneo della FDA. Gli endpoint secondari sono intesi a valutare l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dei regimi terapeutici nell'arco di un periodo di trattamento di 192 settimane. In linea generale, i pazienti del braccio di trattamento Stribild presentavano un livello medio di HIV RNA pari a 4,88 log10 copie/ml e una conta media dei linfociti CD4 pari a 364 cellule/mm3. I pazienti del braccio di trattamento basato sull'atazanavir presentavano invece un livello medio di HIV RNA pari a 4,86 log10 copie/ml e una conta media dei linfociti CD4 pari a 375 cellule/mm3. Considerando entrambi i bracci, il 41 per cento dei pazienti esibiva un livello di HIV RNA superiore a 100.000 copie/ml e, il 13 per cento presentava una conta dei linfociti CD4 pari o inferiore a 200 cellule/mm3. Dopo 96 settimane, i pazienti di entrambi i bracci esibivano incrementi simili nella conta dei linfociti CD4 (incremento medio di 256 cellule/mm3 per Stribild e di 261 cellule/ mm3 per il regime basato sull'atazanavir). Il tasso di fallimento virologico è risultato del 7 per cento per entrambi i regimi di trattamento. Il 5 per cento dei pazienti trattati con Stribild e il 6 per cento di quelli trattati con Atripla hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. Gli eventi avversi più comuni che hanno portato all'interruzione del trattamento con Stribild sono stati eventi renali, diarrea, piressia, nausea, vomito e astenia. Tra le settimane 48 e 96 del trattamento, un paziente del regime Stribild e un paziente del regime basato sull'atazanavir hanno interrotto la terapia a causa dell'aumento della creatinina sierica in assenza di evidenze di tubulopatia renale prossimale, situazione migliorata in entrambi i pazienti dopo l'interruzione del trattamento. L'ittero oculare (associato a livelli elevati di bilirubina) è risultato meno comune tra i pazienti trattati con Stribild (inferiore all'1 per cento) rispetto a quelli sottoposti al regime basato sull'atazanavir (14 per cento). Le deviazioni medie dalla linea di base del colesterolo totale, dell'HDL e dell'LDL dopo 96 settimane sono risultate rispettivamente di +14, +6 e +14 mg/dl per il braccio Stribild e di +8, +5 e +11 mg/dl per il regime basato sull'atazanavir (colesterolo totale, p=0,046; HDL, p=0,24; LDL, p=0,32). La variazione media dei trigliceridi è stata di +5 mg/dl per Stribild e di +16 mg/dl per il regime basato sull'atazanavir (p=0,012). Gli Studi 102 e 103 vengono condotti in cieco. Dopo la settimana 192, i pazienti continueranno ad assumere in cieco il farmaco sperimentale loro assegnato sino allo smascheramento delle terapie, dopo di che verrà offerta loro la possibilità di partecipare a uno studio di estensione in aperto assumendo Stribild. Per ulteriori informazioni sullo studio, visitare il sito www.clinicaltrials.gov. Informazioni su Stribild Stribild contiene quattro composti di Gilead in un regime completo monocompressa monogiornaliero: elvitegravir 150 mg, cobicistat 150 mg, emtricitabina 200 mg e tenofovir disoproxil fumarato 300 mg. Negli Stati Uniti, Stribild è indicato per l'uso come regime completo per il trattamento dell'infezione da HIV-1 nei pazienti adulti nuovi a terapie con antiretrovirali. Il 20 dicembre 2011 l'Agenzia europea per i medicinali (European Medicines Agency, EMA) ha validato a scopo di revisione la domanda di autorizzazione alla commercializzazione (MAA) per il prodotto, depositata dalla società. Stribild non cura l'infezione da HIV-1. Elvitegravir appartiene alla classe degli inibitori dell'integrasi dei composti antiretrovirali. Gli inibitori dell'integrasi interferiscono con la replicazione dell'HIV bloccando la capacità di integrazione del virus nel materiale genetico delle cellule umane. Elvitegravir è stato concesso in licenza a Gilead da Japan Tobacco Inc. (JT) nel marzo del 2005. Ai sensi dell'accordo tra Gilead e JT, Gilead detiene i diritti esclusivi per lo sviluppo e la commercializzazione dell'elvitegravir su scala globale, ad esclusione del Giappone, dove tali diritti rimangono prerogativa di JT. Gilead ha depositato una domanda di approvazione di nuovo farmaco (New Drug Application, NDA) per l'elvitegravir in qualità di in agente a sé stante in data 27 giugno 2012 presso la FDA, che ha fissato al 27 aprile 2013 la data per la revisione della medesima ai sensi della legge statunitense Prescription Drug User Fee Act (PDUFA). Una domanda di approvazione di nuovo farmaco per l'elvitegravir nell'Unione Europea è stata validata dall'EMA il 18 giugno 2012. Cobicistat è un potente inibitore brevettato da Gilead basato sul meccanismo del citocromo P450 3A (CYP3A), un enzima che metabolizza i farmaci nell'organismo. Diversamente dal ritonavir, il cobicistat funge soltanto da agente potenziatore dell'azione farmacologica e non svolge alcuna attività antivirale. Gilead ha presentato alla FDA una domanda di approvazione di nuovo farmaco (NDA) per il cobicistat in data 28 giugno 2012 ed è stata fissata al 28 aprile 2013 la data per la revisione ai sensi della PDUFA. Una domanda di approvazione di nuovo farmaco per il cobicistat nell'Unione Europea è stata validata dall'EMA il 22 maggio 2012. Elvitegravir e cobicistat quali agenti a sé stanti sono prodotti sperimentali, la cui sicurezza ed efficacia non sono ancora state determinate. Informazioni importanti sulla sicurezza di Stribild AVVERTENZE MASSIME: ACIDOSI LATTICA/EPATOMEGALIA GRAVE ACCOMPAGNATA DA STEATOSI ed ESACERBAZIONE ACUTA POST-TRATTAMENTO DELL'EPATITE B Sono stati segnalati casi di acidosi lattica e grave epatomegalia con steatosi, compresi casi letali, associati all'assunzione di analoghi nucleosidici, tra cui il tenofovir disoproxil fumarato ("tenofovir DF"), un componente di Stribild, in combinazione con altri agenti antiretrovirali. Stribild non è stato approvato per il trattamento dell'infezione da virus dell'epatite B cronica (HBV) e la sua sicurezza ed efficacia non sono state stabilite nei pazienti con coinfezione da HBV e HIV-1. Gravi esacerbazioni acute di epatite B sono state segnalate in pazienti coinfettati con HIV-1 e HBV che hanno interrotto l'assunzione di Emtriva o Viread, che sono componenti di Stribild. La funzionalità epatica deve essere monitorata attentamente con follow-up sia a livello clinico che di esami di laboratorio per diversi mesi come minimo nei pazienti con coinfezione da HBV e HIV-1 che interrompono l'assunzione di Stribild. Laddove opportuno, potrebbe essere necessario avviare una terapia anti-epatite B. Controindicazioni Interazioni di farmaci: Non somministrare in concomitanza con farmaci la cui clearance sia altamente dipendente dal CYP3A e per i quali elevate concentrazioni plasmatiche siano associate a eventi avversi gravi e/o potenzialmente letali per il paziente. Non somministrare in concomitanza con farmaci che inducono fortemente il CYP3A in quanto ciò potrebbe causare una diminuzione della risposta virologica e una potenziale resistenza a Stribild. È controindicata la somministrazione in concomitanza con i seguenti farmaci: alfuzosina, rifampina, diidroergotamina, ergotamina, metilergonovina, cisapride, lovastatina, simvastatina, pimozide, sildenafil per l'ipertensione arteriosa polmonare, triazolam, midazolam per via orale e iperico. Avvertenze e precauzioni Insorgenza o peggioramento di danni renali: Sono stati segnalati dei casi di insufficienza renale acuta e sindrome di Fanconi associati all'assunzione di tenofovir DF e Stribild. Monitorare la clearance della creatinina (CrCl) stimata, la glicosuria e la proteinuria in tutti i pazienti prima dell'avvio e durante la terapia; monitorare inoltre il fosforo sierico nei pazienti a rischio di o affetti da insufficienza renale. Il cobicistat può determinare un modico aumento della creatinina sierica e un modesto calo della CrCl senza intaccare il filtrato glomerulare renale; i pazienti con un aumento della creatinina sierica superiore a 0,4 mg/dl rispetto al valore basale vanno sottoposti a un attento monitoraggio per accertare la sicurezza renale. Non avviare la terapia a base di Stribild in pazienti con una CrCl inferiore a 70 ml/min . Interrompere l'uso di Stribild qualora la CrCl dovesse scendere al di sotto di 50 ml/min. Evitare la somministrazione in concomitanza o dopo l'assunzione recente di un agente nefrotossico. Somministrazione concomitante con altri prodotti antiretrovirali: Stribild è un regime completo per il trattamento dell'infezione da HIV-1. Stribild non va somministrato in concomitanza con altri farmaci antiretrovirali, compresi i prodotti contenenti uno o più principi attivi identici, i prodotti contenenti lamivudina o ritonavir, come anche l'adefovir dipivoxil. In pazienti trattati con tenofovir DF si sono osservati una riduzione della densità minerale ossea (bone mineral density, BMD) e casi di osteomalacia. Il monitoraggio della BMD va considerato per i pazienti con anamnesi di fratture patologiche o rischio di osteopenia. In pazienti sottoposti a terapie antiretrovirali si sono osservati accumulo e ridistribuzione del grasso corporeo. Sono stati segnalati casi di sindrome da immuno-ricostituzione, compresa la comparsa di disturbi autoimmuni con tempi di insorgenza variabili. Reazioni avverse Le reazioni avverse più comuni associate al farmaco riscontrate durante gli studi clinici (incidenza pari o superiore al 5 per cento; tutti i gradi) sono state nausea (16 per cento), diarrea (12 per cento), sogni anomali (9 per cento), cefalea (7 per cento) e astenia (5 per cento). Interazioni farmacologiche Substrati del CYP3A: Stribild può alterare la concentrazione dei farmaci metabolizzati dal CYP3A o dal CYP2D6. Non somministrare in concomitanza con farmaci la cui clearance sia altamente dipendente da tali fattori e per i quali elevate concentrazioni plasmatiche siano associate a eventi avversi gravi e/o potenzialmente letali per il paziente. Induttori del CYP3A: I farmaci che inducono il CYP3A possono determinare una riduzione delle concentrazioni dei componenti di Stribild. Non somministrare in concomitanza con farmaci che inducono fortemente il CYP3A in quanto ciò potrebbe causare una perdita della risposta virologica e una potenziale resistenza a Stribild. Antiacidi: Far trascorrere un intervallo minimo di 2 ore tra la somministrazione di Stribild e di antiacidi. Informazioni relative alla prescrizione: Consultare per esteso le informazioni relative alla prescrizione di Stribild, compresi eventuali commenti clinici, per ulteriori informazioni su interazioni farmacologiche potenzialmente significative. Posologia e somministrazione Posologia per adulti: Una compressa per via orale una volta al giorno a stomaco pieno. Insufficienza renale: non avviare la terapia in pazienti con una CrCl inferiore a 70 ml/min. Interrompere la terapia in pazienti con una CrCl inferiore a 50 ml/min. Insufficienza epatica: Uso non raccomandato in pazienti con insufficienza epatica grave. Gravidanza e allattamento Gravidanza di categoria B: non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. Somministrare durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificano i rischi. È stato istituito un registro per le terapie antiretrovirali durante la gravidanza. Allattamento: tracce di emtricitabina e tenofovir sono state rilevate nel latte materno. In considerazione del rischio di trasmissione dell'HIV e del rischio di gravi reazioni avverse nei lattanti è opportuno chiedere alle madri di astenersi dall'allattamento. Informazioni su Gilead Sciences Gilead Sciences è un'azienda biofarmaceutica impegnata nella scoperta, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative in quei settori della medicina che presentano problemi ancora irrisolti. La missione dell'azienda consiste nel promuovere l'avanzamento delle cure dei pazienti affetti da malattie potenzialmente letali in tutto il mondo. Gilead, la cui sede generale è a Foster City (California), opera nell'America del Nord, in Europa e nella regione Asia-Pacifico. Dichiarazioni rilasciate a titolo di previsione Il presente comunicato stampa contiene dichiarazioni rilasciate a titolo di previsione, secondo il significato attribuito a tale espressione dalla legge statunitense Private Securities Litigation Reform Act del 1995, in quanto tali soggette a rischi, incertezze e altri fattori, compreso il rischio che i fornitori di servizi sanitari possano non riconoscere i benefici dell'avvio del trattamento in pazienti mai sottoposti a terapia con Stribild. Inoltre, poiché Stribild viene usato per periodi più lunghi da molti pazienti con altri problemi di salute per i quali i medesimi assumono numerosi altri farmaci, Gilead potrebbe imbattersi in nuovi ostacoli quali problemi di sicurezza, resistenza o interazione con altri farmaci, con conseguente necessità di ulteriori avvertenze o controindicazioni sull'etichetta o sulle indicazioni limitate approvate per Stribild, il che potrebbe compromettere l'accettazione del farmaco da parte del mercato. Le autorità di regolamentazione, tra cui la stessa Agenzia europea per i medicinali potrebbero, inoltre, non approvare le richieste di autorizzazione alla commercializzazione per Stribild, elvitegravir e/o cobicistat entro le tempistiche anticipate o respingerle del tutto. Laddove fosse concessa l'approvazione alla commercializzazione per qualcuno di questi prodotti, potrebbero inoltre esserci significative limitazioni al loro utilizzo. I risultati effettivi potrebbero discostarsi in maniera sostanziale da quelli riportati nelle dichiarazioni di previsione in considerazione di tali rischi, incertezze e altri fattori. Si invitano i lettori a non fare troppo affidamento sulle presenti dichiarazioni di previsione. I suddetti e altri rischi sono descritti in termini particolareggiati nella relazione trimestrale di Gilead contenuta nel Modulo 10-Q riferita al trimestre conclusosi il 30 settembre del 2012, depositata presso l'ente statunitense Securities & Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi). Tutte le dichiarazioni di previsione sono basate sulle informazioni attualmente a disposizione di Gilead, la quale non si assume alcun obbligo riguardo all'aggiornamento di tali dichiarazioni. Tutte le informazioni per la prescrizione di Stribild negli Stati Uniti sono reperibili all'indirizzo www.Stribild.com. Tutte le informazioni per la prescrizione di Atripla negli Stati Uniti sono reperibili all'indirizzo www.Atripla.com. Tutte le informazioni per la prescrizione di Truvada negli Stati Uniti sono reperibili all'indirizzo www.Truvada.com. Una descrizione riepilogativa delle caratteristiche del prodotto per Atripla e Truvada per l'Unione Europea è reperibile all'indirizzo www.ema.europa.eu Stribild è un marchio commerciale di Gilead Sciences, Inc. Truvada è un marchio commerciale registrato di Gilead Sciences, Inc. Atripla è un marchio commerciale registrato di Bristol-Myers Squibb & Gilead Sciences, LLC. Per maggiori informazioni su Gilead Sciences, consultare il sito web dell'azienda www.gilead.com, seguire Gilead su Twitter (@GileadSciences) o telefonare all'ufficio Relazioni Pubbliche di Gilead ai numeri 1-800-GILEAD-5 o 1-650-574-3000. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido. 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