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IL RECUPERO DEL DOLLARO SPINGE GIU’ WALL STREET

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L’avanzamento del dollaro e alcuni annunci societari poco incoraggianti hanno spinto al ribasso l’azionario statunitense. Il Dow Jones ha perso l’1.27% a 10308, l’S&P500 l’1.18 a 1096, il Nasdaq e’ arretrato dell’1.22 a 2180. Il deludente dato giunto dal mercato del lavoro ha pesato ulteriormente sul sentiment degli investitori, incuranti dei pur buon rapporti relativi all’attivita’ manifatturiera.

La valuta statunitense e’ balzata ai massimi di 3 mesi nei confronti dell’euro, quest’ultimo debole in seguitio al downgrade dell’agenzia di rating Standard & Poor’s sul debito della Grecia. Il cambio nel tardo pomeriggio di New York e’ pari a 1.4341. A risentirne sono state tutte le materie prime, con l’oro sceso del 2.5% ai livelli di meta’ novembre di $1107.20; poco mosso il petrolio con i futures con consegna gennaio in calo di un centesimo a $72.65 al barile.

Ancora notizie preoccupanti sono giunte dal mercato del lavoro. Nell’ultima settimana le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono inaspettatamente aumentate a 480 mila unita’. Meglio del previsto invece la lettura del Superindice di novembre e l’aggiornamento sul Philly Fed di dicembre.

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A livello societario, vendute a piene mani le azioni Citigroup (-7%) dopo che l’offerta di titoli sul mercato ad un prezzo scontato non ha riscontrato il successo sperato. La banca ha raccolto $17 miliardi dall’operazione ed il Tesoro Usa ha confermato che non intendera’ per il momento cedere la propria quota.

Restando in ambito finanziario, su Goldman Sachs e Morgan Stanley ha pesato la scelta dell’influente analista finanziaria Meredith Whitney di abbassare le stime sugli utili dei prossimi 2-3 anni delle banche. I titoli hanno chiuso rispettivamente in calo del 2.36% e del 3.79%

Con riferimento alle trimestrali societarie, in ribasso il corriere espresso FedEx, dopo che l’azienda ha emesso stime sugli utili che hanno deluso gli analisti; i risultati del secondo trimestre fiscale sono risultati in calo del 30% rispetto allo scorso anno, il titolo ha lasciato sul terreno oltre il 5%.

Seduta difficile anche per Hovnanian Enterprises (-7%), che ha riportato una perdita trimestrale piu’ ampia del previsto. In controtendenza General Mills (+1%) che ha annunciato un utile in crescita del 50% nell’ultimo trimestre, sopra le attese.