Il Premio Nobel in Economia Stiglitz dà lezione alla Camera dei Deputati su crisi euro

di Redazione Wall Street Italia
Pubblicato 19 Settembre 2014 • Aggiornato 25 Maggio 2016 12:57

ROMA (WSI) – Martedì 23 settembre, alle ore 16, presso la sala del Mappamondo di palazzo Montecitorio si svolgerà la lectio magistralis di Joseph Stiglitz dal titolo “La crisi dell’euro: cause e rimedi”. Aprirà il saluto introduttivo della presidente della Camera, Laura Boldrini. Interverrà il deputato Giulio Marcon. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera.

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Economisti di fama internazionale vanno all’attacco dell’euro e del nuovo meccanismo per il salvataggio delle banche europee in crisi. E’ accaduto a Roma, durante un convegno presso l’università Luiss. Partecipano, tra gli altri, il Nobel statunitense Joseph Stiglitz e il francese Jean-Claude Fitoussi (che in quell’università è anche docente).

Il primo ha aperto il proprio intervento affermando che l’Unione europea “ha fatto un unico grande errore, l’euro, che non ha funzionato”. E ha continuato sparando alzo zero: “Quando è stato creato l’euro tutti si rendevano conto che non erano state soddisfatte le condizioni per una moneta condivisa, ma è stata una iniziativa politica e non economica”.

Con l’euro “si è dato vita a un sistema inefficiente e intrinsecamente instabile, ma i suoi creatori non hanno compreso la natura profonda delle distorsioni nell’economia”. Che fare, dunque? “Oggi l’Europa deve effettuare una scelta, ma ci sono solo due strade: una, quella che io mi auguro, è che ci sia una riforma della struttura dell’eurozona, l’altra è quella di andare avanti, facendo il minimo indispensabile, introducendo un minimo di riforme per far sopravvivere l’euro”.

L’auspicio del docente della Columbia University “è che ci sia un cambiamento, ma questo non succederà spontaneamente o se si continuano ad incolpare le vittime, i Paesi in crisi. Se i cambiamenti non vengono introdotti, restare nell’euro costerà tantissimo, e gran parte dell’Europa resterà in recessione, ma uscire dall’euro sarà ugualmente molto costoso. Se proprio ci deve essere una rottura dell’unione monetaria allora la via più facile sarebbe che la Germania fosse la prima a dire addio. Questo aumenterebbe la competitività degli altri Paesi”.

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L’Europa e’ troppo concentrata sul fronte di deficit e passivita’ e per affrontare la crisi dovrebbe invece investire di piu’. Questo il pensiero del premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz, secondo cui l’Ue deve “persuadere la Germania che sta distruggendo l’Europa”. Intervistato a margine dello Strategic forum organizzato da Iea, Isi, Hleg e Oecd, Stiglitz ha sostenuto che i Paesi del vecchio continente, inclusa l’Italia, debbano “spendere piu’ soldi” per investimenti perche’ se anche aumentano le passivita’ crescerebbero anche di piu’ gli asset, cioe’ quei fattori che possono condurre a un potenziale di crescita futura. “L’Italia e’ costretta dai vincoli europei e quindi ritengo che la cornice europea debba cambiare – ha sottolineato l’economista – la prima priorita’ per l’Europa e’ cambiare il proprio insieme di regole e persuadere la Germania che sta distruggendo l’Europa”.