(Teleborsa) – Via libera alla Finanziaria 2011 antideficit da parte del Parlamento portoghese, che mira a ridurre il disavanzo pubblico dal 7,3% al 4,6% del Pil entro il prossimo anno. La manovra, definita una “dichiarazione di guerra ai lavoratori” prevede tagli ai salari dei dipendenti statali, agli investimenti pubblici, alla spesa sociale, il congelamento delle pensioni. Sul fronte delle entrate, salirà l’Iva e l’Irpef. Il bilancio serve non solo a infondere fiducia nei mercati ma anche a collocare il paese tra quelli in Europa a minor deficit nel 2011. Proprio oggi il Portogallo ha smentito alcune voci di stampa secondo le quali molti Stati membri dell’Unione starebbero facendo pressioni su Lisbona affinchè accetti gli aiuti prima che la situazioni le sfugga di mano. Anche il Presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, ha affermato che l’Unione non ha mai suggerito un piano di aiuti a Lisbona, nè tanto meno il Portogallo ne ha fatto richiesta.