La tendenza al ribasso che ha imperversato sulle borse Usa nella parte finale dello scorso anno e in queste primi giorni del 2001 continuera’ ancora per un po’, ma non e’ destinata ad andare oltre la primavera.
Cosi’ la pensa Jeffrey Applegate, money manager di Lehman Brothers, secondo cui entro il primo trimestre di quest’anno il mercato comincera’ a dare segnali di miglioramento.
“Fino ad ora, per via della grande volatilita’ – dice Applegate – la tendenza e’ stata quella di cercare di guadagnare puntando sulle azioni col prezzo stracciato. Non durera’ ancora per molto, fra un po’ tornera’ di moda investire sui titoli che garantiscono performance piu’ sicure anche se il loro prezzo sara’ piu’ alto”.
Il money manager di Lehman Brothers consiglia dunque di non abbandonare l’investimento azionario. A differenza di quello di molti suoi colleghi, il suo portafoglio ideale per il 2001 prevede infatti l’80% delle risorse investite in titoli azionari e solo il 20% in bond.
Quest’anno, secondo Applegate, gli investitori dovrebbero dunque pagare di piu’ per i profitti. “La media dei price earning ratio dei titoli dell’indice Standard & Poor’s 500 –continua Applegate – crescera’ fino a 25 punti rispetto ai 22 attuali”. E le azioni potrebbero apprezzarsi anche di piu’ adesso che la Fed ha ridotto i tassi, con la conseguenza di spingere ancora piu’ in alto la media di questo rapporto.
Una previsione che sembra contrastare con quella che Applegate fa sull’andamento medio dei ricavi, stimati in crescita solo del 5% per le societa’ dello S&P 500.
“Grazie ai passi in avanti fatti dalla tecnologia e alla riduzione del prezzo delle materie prime, le societa’ potrebbero ottnere margini piu’ alti a parita’di ricavi, con il risultato che anche nel 2001 gli utili cresceranno ad un media del 7%”.
Un’ottima notizia per i mercati. “A partire da primavera, in coincidenza con la presentazione dei dati trimestrali delle societa, assisteremo ad un inversione di tendenza anche negli indici”.
Il consiglio di Applegate: puntate ancora sui tecnologici, ma che siano di qualita’, sulle utility e sul settore del gas naturale.
(Vedi anche Il portafogli per il 2001 dai big di Wall Street/1, Il portafogli per il 2001 dai big di Wall Street/2, Il portafogli per il 2001 dai big di Wall Street/3, Il portafogli per il 2001 dai big di Wall Street/4, Il portafogli per il 2001 dai big di Wall Street/5 e Il portafogli per il 2001 dai big di Wall Street/6)