I 793 billionaires censiti da Forbes stanno benone: nel 2006 aumentano per numero (+102) e masse gestite. Conduce la carica Bill Gates, per il dodicesimo anno, con un patrimonio salito a 50 miliardi di dollari. Gli italiani salgono da 10 a 14, e tra loro primeggia Silvio Berlusconi (37°), che nella classifica assoluta fa qualche passo indietro, con un patrimonio sceso da 12 a 11 miliardi.
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Passi avanti, invece, ne fanno i 33 Paperoni russi, i 23 indiani e gli 8 cinesi (ma la rivista americana è “lenta” in geografia, perché conteggia a parte i 17 ricconi di Hong Kong). In queste aree, il campione si è quadruplicato. Segno ulteriore che la ricchezza non abita più solo in Occidente, anche se le tradizionali postazioni si difendono: gli Stati Uniti sono sempre più la patria dei miliardari in dollari (in euro, farebbero 850 milioni), ospitandone 371, 30 in più dell´anno scorso. Segue staccata la vecchia Germania, con 55 unità. Se dagli stati si passa alle metropoli, non stupisce il primato di New York, dove abitano 40 miliardari, mentre stupisce molto di più l´ascesa di Mosca (25 unità), che sopravanza ormai Londra (23).
«La nuova classifica dimostra che l´economia nel mondo è solida da almeno un biennio – ha detto Steve Forbes, numero uno dell´omonima editrice – è l´effetto del rialzo dei mercati finanziari e dell´aumento dei prezzi di beni come petrolio, gas e materie grezze». È stato in tal modo possibile accrescere di 400 miliardi il monte ricchezza del campione, salito quest´anno a 2.600 miliardi di dollari. Secondo Forbes, nei prossimi anni la carica dei miliardari newcomers, specie indiani e cinesi, si accentuerà.
Guardando la vetta, però, non si trovano vere sorprese: la piazza d´onore va al finanziere Warren Buffett con 42 miliardi, poi il messicano Carlos Slim Helu (telefonia) con 23,8 miliardi. Segue mr. Ikea, l´indiano Mittal dell´acciaio, Paul Allen (vice di Gates in Microsoft) e Bernard Arnault, il signor Lvmh che irrompe nei primi 10 e con 21,5 miliardi è 7°. Poi viene il finanziere saudita Al Waleed con 20 miliardi, l´editore canadese Kenneth Thomson con quasi la stessa cifra, il finanziere e imprenditore cinese Li Ka Shing con 18,8 miliardi al 10° posto.
Tra gli italiani, che sono anche meno dei 21 turchi, dei 16 brasiliani, dei 22 canadesi, il premier è tallonato da Leonardo Del Vecchio e Michele Ferrero, entrambi con 10 miliardi (44°) frutto degli arricchimenti nell´occhialeria con Luxottica e nell´alimentare con Nutella. Più distante Giorgio Armani, 158° con 4,1 miliardi, che precede Caltagirone, Miuccia Prada, i Benetton, Ennio Doris e Stefano Pessina. I nomi nuovi, qui, sono Mario Moretti Polegato con 2,2 miliardi e Silvio Scaglia con 1 miliardo. Sono due degli appena 15 nomi nuovi spuntati dall´Europa. È istruttivo apprendere da Forbes che dei 793 piazzati ben 452 sono self-made men. Tra le donne – aumentate da 68 a 78 – ce sono invece solo sei che si sono fatte da sole.
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